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Genova, l'appalto per la maxi diga insospettisce l'Anac, gli atti finiscono in Procura e alla Corte dei conti

L’autorità nazionale anticorruzione contesta le troppe varianti e il fatto che i lavori siano stati aggiudicati senza una nuova gara dopo la prima andata deserta

27 Marzo 2024

Genova, l'appalto per la maxi diga insospettisce l'Anac, gli atti finiscono in Procura e alla Corte dei conti

L’appalto per la costruzione della nuova maxi diga di Genova diventa oggetto di indagine penale e contabile. L’Anac, l’Autorità nazionale anti corruzione ha trasmesso alla Procura di Genova e al procuratore regionale della Corte dei Conti della Liguria la propria delibera del 20 marzo che, a conclusione di un confronto iniziato nel novembre 2022, sottolinea come l’appalto sia stato aggiudicato a Pergenova Breakwater (Webuild) senza una nuova gara dopo che la prima era andata deserta e che ci siano state, e continuino a esserci, troppe varianti al progetto. Varianti che, peraltro, non sono finite. Procura e Corte dei conti si muoveranno nei prossimi giorni, non appena arriveranno tutti i documenti.

Palazzo San Giorgio, sede dell'Authority portuale, aveva già risposto che la diga – opera da oltre 1 miliardo di euro – poteva godere di una doppia deroga al codice degli appalti e che nessun conflitto di interesse fosse in atto. Secondo l’Anac, però, l’inserimento della diga nel programma straordinario delle opere che si possono realizzare in deroga alle norme è ingiustificato. Per l'Autorità nazionale anticorruzione non è un’opera “urgente” legata al crollo del ponte Morandi ma un’infrastruttura necessaria allo sviluppo del porto a prescindere dalle basi emergenziali che avrebbero giustificato l’iter più snello. La mossa dell’Anac, in attesa che la delibera sia pubblicata, non porta a stop nei cantieri ma non è un bel segnale. Anche perché è l’opera più costosa tra quelle finanziate attraverso i fondi europei di ripresa e resilienza.

Lo stop alla Diga da parte di Anac è stato commentato dal governatore della Liguria, Giovanni Toti: "Ancora una volta un'opera fondamentale per Genova, per la Liguria ma anche per tutto il Paese viene contestata per un vizio di forma e non di sostanza. Se qualche pubblico funzionario ha scelto la via più breve rispetto ai cavilli burocratici che avrebbe rallentato o addirittura impedito la Diga, allora va premiato e dovrebbe avere la gratitudine di tutti". 

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