07 Aprile 2022
Marcello Viola
Il Consiglio Superiore della Magistratura ha votato il nuovo Procuratore capo di Milano. È Marcello Viola, ormai ex procuratore generale di Firenze; Viola è il primo procuratore milanese che si insedia nella poltrona di capo senza aver fatto carriera nel capoluogo lombardo.
Marcello Viola è ufficialmente il nuovo procuratore della Repubblica di Milano. Il magistrato di 65 anni e di origini siciliane, ha prestato giuramento mercoledì mattina davanti al presidente del tribunale Roberto Bichi, in un'aula gremita del terzo piano del palazzo di giustizia milanese.
Ad ascoltare il suo primo discorso ufficiale, tutti i vertici della magistratura e delle forze armate, i tanti pubblici ministeri della sua nuova procura, moltissimi dei quali lo hanno incontrato dal vivo per la prima volta solo oggi. Viola, infatti, è il primo procuratore milanese che si insedia nella poltrona di capo senza aver fatto carriera nella città di Milano.
Sensibile ai problemi attuali di Milano, Viola ha ricordato durante il suo primo discorso di insediamento che anche “nei tempi di difficoltà e incomprensione che, in tutti gli uffici, da Palermo a Trapani, mi è capitato di dover dirimere, ho sempre creduto nella necessità di dover lavorare seriamente ogni giorno in silenzio, recuperando la necessaria capacità di dialogo e di costruttivo confronto". Metodo che sarà portato a Milano, “un ufficio dotato di una cosi' forte identità e di una storia così importante che ha attraversato le stagioni di sangue del terrorismo e quelle della lotta alla corruzione diffusa esplosa con Mani pulite di cui si è celebrato il trentennale proprio quest'anno"
Marcello Viola, classe 1967 è il nuovo procuratore capo di Milano; lavora in magistratura dal 1981.
Prima di arrivare alla direzione della procura di Firenze nel 2016, era stato procuratore a Trapani, pm a Palermo e giudice istruttore in Sardegna. Originario di Cammarata, nell'Agrigentino, Viola era stato uditore di Giovanni Falcone, il magistrato simbolo della lotta alla mafia, ucciso nel 1992 da 'cosa nostra' insieme alla moglie Francesca Morvillo e ai tre uomini della sua scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
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