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Covid, senza mascherina con il gregge in campagna durante il lockdown, Zaia annulla la multa di 400€ ad una allevatrice

Mirella Cortiana era stata sanzionata perché sprovvista della mascherina mentre stava portando gli animali al pascolo nel Vicentino

31 Ottobre 2023

Covid, senza mascherina con il gregge in campagna durante il lockdown, Zaia annulla la multa di 400€ ad una allevatrice

Mirella Cortiana, fonte: Facebook

Mirella Cortiana pascolava col suo gregge di pecore durante l'epoca del Covid, in periodo di lockdown, ed era stata multata perchè senza mascherina in un luogo isolato. La donna si trovava lungo un torrente in via Giantomaso Faccioli in località Magrè a Schio (Vicenza) per far bere i suoi animali quando una pattuglia la fermò e la sanzionò per essere sprovvista del dispositivo di protezione. 400 euro di multa nonostante non ci fosse nessuno attorno a lei. Sanzione che le è stata annullata dal governatore veneto Luca Zaia.

Covid, senza mascherina con il gregge in campagna durante il lockdown

Il presidente della Regione ha stabilito che quella multa era un'ingiustizia. Non importa se fosse il periodo del Covid e ci fossero restrizioni da seguire, la donna in quel momento non rappresentava un pericolo per l'incolumità altrui. Mirella non era sprovvista di mascherina poiché l'aveva in macchina. Quindi non stava disobbedendo agli ordini restrittivi imposti dal governo Conte e dalla Regione Veneto.

L’allevatrice dopo essere stata multata si era rivolta all’avvocato Deborah Squarzon che ha presentato subito il ricorso al presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Nessuna intenzione di pagare una somma del genere ed è stata accontentata.

Donna col gregge senza mascherina, Zaia annulla la multa da 400 euro

Era la primavera del 2020, periodo di Covid e l'allevatrice Mirella si trovava col suo gregge al largo di un torrente. Dopo essere venuto a conoscenza del caso il governatore del Veneto Luca Zaia ha dato mandato dell'istruttoria al responsabile della protezione civile, sicurezza e polizia locale della Regione. Da un lato è stata valutata la bontà della notificazione, dall'altra è stato preso in esame il fatto che fosse un luogo isolato e che aveva la mascherina in auto, pronta per l'uso.

E quindi ricorso accolto per la gioia di Mirella e della sua legale Deborah Squarzon: "Mi ha fatto piacere che nelle motivazioni dell’archiviazione sono state riprese considerazioni e argomentazioni che io stessa avevo scritto nel ricorso poi presentato".

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