Il cambiamento climatico e la nuova globalizzazione sanitaria.
30 Giugno 2023
Le tanto temute malattie tropicali, considerate fino a poco tempo fa questioni di altre latitudini sono giunte tra noi. Dopo il virus proveniente dai paesi del Sol Levante questa volta a bussare alla nostra porta sono dengue, febbre gialla, la chikungunya, zika ed il virus del Nilo occidentale, malattie sconosciute nel nostro menù sanitario fino a pochi anni fa; diversi i casi già accertati nel nostro paese da nord e sud. Per il momento le provincie coinvolte sono Catania, Varese e Ravenna, ma non si esclude che questi virus, con l’incalzare del caldo umido previsto nelle prossime settimane possano diffondersi rapidamente su tutta la penisola. La diffusione dipende sopra tutto dagli uccelli selvatici e dalle zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. Altri mezzi di infezione documentati, anche se molto più rari, sono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza. La febbre del Nilo a differenza delle comuni infezioni non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette. Secondo i medici di medicina generale del sindacato dei medici di famiglia Fimmg Napoli, Corrado Calamaro e Luigi Sparano, sono aumentate notevolmente le richieste di consulto dei propri colleghi per anomali sintomi che assomigliano a quelli influenzali. In caso di esposizione al virus l’incubazione oscilla dai 2 giorni alle 2 settimane. Per fortuna solo il 20 per cento degli infetti presenta sintomatologie più marcate; più frequenti sono febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, solo in rari casi qualche settimana. Mentre tra i bambini è più frequente una febbre leggera, tra giovani i sintomi risultano più pesanti. I casi più gravi interessano in media meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150). La diagnosi avviene attraverso test di laboratorio (Elisa o Immunofluorescenza) per la ricerca di anticorpi di tipo IgM effettuati su siero o su fluido cerebrospinale. Purtroppo non esiste una terapia specifica per queste malattie. Nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno. Solo raramente è invece necessario il ricovero in ospedale; In questi casi la cura farmacologica comprende la somministrazione di fluidi intravenosi e respirazione assistita. E’ evidente che la causa di questa “globalizzazione sanitaria” dipenda esclusivamente dai cambiamenti climatici. Il nostro paese, un tempo famoso per la mitezza del proprio clima con inverni mai rigidi ed estati fresche, si è mutato in paese dal clima ormai tropicale e con esso stanno mutando disformicamente sia flora che fauna; le catastrofi e i mutamenti degli ultimi anni sono la drammatica conferma. I medici del sindacato FIMMG di Napoli e Provincia lanciano un appello alle istituzioni affinché si dispongano piani specifici di bonifica ambientale. "Nelle scorse settimane – proseguono i dottori Calamaro e Sparano - il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha redatto nuovi rapporti epidemiologici nei quali si evidenzia la diffusione in Europa delle zanzare pericolose. Non possiamo ignorare questo allarme "Riuscire ad evitare il proliferare di questi insetti - avvertono - potrebbe rivelarsi essenziale e ormai non c’è più molto tempo per giocare d’anticipo".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia