LaAkademic Pashinuna nave spia che viene utilizzata soprattutto per analizzare le attività dellaNATOe che in realtà ha una funzione molto speciale, quella di rifornitore di squadra, destinato ad accompagnare le spedizioni a lungo raggio. Questa nave è rimasta ferma tutta la mattina nelcanale di OtrantotraItaliaeBalcani.
Nave spia russa nell'Adriatico, ItaMilradar: "Ferma sulla rete internet"
Come ha segnalato l'account gestito da analisti esperti dell'analisi di dati su fonti aperte (osint). ItaMilradar ha intrapreso alcuni movimenti nella zona in cui si dispiegano tutte le reti deltraffico internete ilgasdotto Tapche dallaTurchiaporta la materia prima all'Europa dopo la dismissione delgasdotto transgasoltre alNord Streamche è esploso con 700 kg di tritolo nell'attentato di settembre scorso inDanimarca.
La spedizione è cominciata la settimana scorsa dal porto siriano di Tartous dove la marina russa ha una base per poter navigare nel Mediterraneo. Da ieri opera nel canale di Otranto e prima si è fermata sul cavo sottomarino hotel globe, una connessione in fibra ottica che unisce Bari alla Grecia. Poi si è mossa verso il tubo sommerso del Tap. Questa nave russa è lunga 130 metri ed è la più moderna delle forze armate rosse. Ha esordito con le sue missioni nell'aprile 2020 ed è stata fondamentale per spiare il test nucleare sottomarino Suffren.
Nave spia russa nell'Adriatico, seguita dalla flotta britannica in agosto
La nave si è diretta ad agosto verso sud ed è stata immediatamente seguita dalla Royal Navy britannica e dagli aerei americani della Nato. Il 24 agosto è entrata nel Mediterraneo e da allora prosegue proprio in quel mare la sua attività. Si tratta però di una nave accompagnata ad una nave da guerra russa, una corvetta della serie Steregushchiy armata con missili cruise. Due giorni fa un satellite sentinel pare abbia fotografato il misterioso vascello che si trovava a quattro chilometri dall'incrociatore americano "Leyte Gulf".
Nella zona è a tutt'oggi attivo anche il caccia italiano "Andrea Doria", impegnato in un’esercitazione dell’Alleanza atlantica. Dopo l’arrivo delle unità russe, elicotteri della Us Navy hanno compiuto lunghi voli di sorveglianza, con il sostegno di un bimotore P72 della nostra Aeronautica: un grande wargame davanti alle coste della Puglia.
Si tratterebbe di movimenti anomali, "sfide navali" o prove di forza. Attività di monitoraggio, per confermare la presenza e la forza militare. Il problema, almeno per l'Italia, è che queste sono combattute esattamente dietro casa nostra. All'altezza del Gargano. Sicuramente in questo modo Mosca potrà mantenere una pressione sulla Nato, ma non si tratta di una manovra d'attacco, semplicemente di un avviso. E lo dimostra la forte sosta in quella zona, dove, per altro esistono delle infrastrutture di vitale importanza per tutta l'Europa. L'attacco alla rete internet la Germania lo aveva ipotizzato già all'indomani dell'attacco al Nord Stream.
Confronti del genere sono avvenuti spesso dall’inizio dell’invasione in territorio ucraino, trasformando le coste italiane nel secondo fronte del conflitto. Adesso per la prima volta si è aggiunta la crociera minacciosa sulle condotte energetiche, insistendo sulla posizione del Tap: un gasdotto che attinge dai giacimenti dell’Azerbaijan diventato strategico dopo l’interruzione dei flussi dalla Russia. Non a caso, la missione della "Akademik Pashin" è scattata dopo la decisione europea di introdurre un tetto al prezzo del gas per evitare ricatti del Cremlino. Una mossa che il portavoce di Putin ha definito "inaccettabile", promettendo che "non resterà impunita".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.