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18 navi russe e 2 sottomarini nel Mediterraneo: ecco perché e cosa sta accadendo

10 Giugno 2022

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18 navi russe due sottomarini nel Mediterraneo, questo è il bilancio del Capo di stato Maggiore della Marina militare, Enrico Credendino che, sul Corriere spiega non è minacciosa ma fotografa la situazione attuale: il mare di casa nostra è il crocevia più importante per lo scambio merci tra est ed ovest. E la marina militare italiana? Deve essere presente perché è "casa nostra".

18 navi russe e 2 sottomarini nel Mediterraneo: scenario da guerra fedda

Il dispiegamento di navi da guerra russe e sottomarini nel mar Mediterraneo presenta una scena che avevamo dimenticato a partire dalla guerra fredda. Ma niente allarmismo, perché i rossi non sono pericolosi, almeno non adesso.

Avevamo già parlato della questione relativa al fallimento degli accordi diplomatici per la costituzione di un corridoio del grano, guidato dall'Onu è da Ankara. In quel caso la diplomazia ha fallito perché mancava la reciproca fiducia: cancellato il volo di Lavrov a causa della chiusura dello spazio aereo sulla Serbia, e saltarono anche gli accordi sulla costituzione gestione dei corridoi del grano a causa della mancanza di fiducia di Kiev sulla promessa di sminamento e di astensione dall'attacco ad Odessa fatta da Putin.

Il risultato? I russi decisero di sminare e aprire il porto di Berdyansk, annunciarono già l'apertura del corridoio del grano verso il nord dell'Africa che attualmente sta soffrendo moltissimo l'incremento del prezzo sulla materia prima nonché la mancanza di reperibilità della stessa. Una carestia senza precedenti che aveva già allarmato l'ONU.

18 navi russe e 2 sottomarini nel Mediterraneo: Putin apre il corridoio del grano

Attualmente le navi russe sono a Tartus, in Siria, lo stretto dei Dardanelli, l'antico Ellesponto, è un canale fondamentale per il trasporto di merci tra Asia ed Europa. E fu proprio sull'importanza delle rotte commerciali via mare che si aprì nel 2014 il primo dissidio tra Russia e Ucraina dovuta alla questione dei contratti relativi alla concessione del porto di Sebastopoli in Crimea, concesso alla Russia.

E nonostante l'Italia armi di pattugliatori polivalenti d'altura Thaon di Revel della prima nave d'assalto anfibio con gli F35, la Trieste, il risultato di questa operazione sarà che Putin riempirà nuovamente i ventri di tutti coloro che attendono con le bocche dischiuse in nordafrica a causa della carenza del grano. Saranno sue le navi che trasporteranno il grano salpato dai porti ucraini.

di Maria Melania Barone

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