04 Aprile 2022
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È ancora tutta da chiarire la vicenda della turista tedesca di 25 anni morta lo scorso gennaio a Focene, frazione del comune di Fiumicino, in provincia di Roma, mentre si trovava nel suo camper. Secondo la testimonianza del compagno, Michael Douglas, gli operatori del 118 non capivano l'inglese e queste difficoltà nella comunicazione sarebbero tra i motivi del ritardo nel soccorso, anche se la Regione Lazio ha smentito la ricostruzione. Stando al suo racconto, l'ambulanza sarebbe arrivata 43 minuti dopo la chiamata. "Si è inchinata per prendere una cosa in frigorifero e ha detto solo ‘sto svenendo’. Non ho esitato nemmeno un secondo prima di chiamare l’ambulanza. Se i soccorsi fossero arrivati in tempo Janna sarebbe ancora viva", ha raccontato Michael. Resta da accertare la causa della morte, che dovrebbe essere dovuta a un arresto cardiocircolatorio. La procura di Civitavecchia indaga per istigazione al suicidio, al momento senza nessuna iscrizione nel registro degli indagati.
"Mi hanno subito messo in attesa per trovare un un operatore in grado di parlare inglese. Poi, sempre faticando nelle comunicazioni, mi è stato detto di tenere acceso il gps così che l’ambulanza ci potesse trovare", prosegue il racconto. Poi, dopo 20 minuti, un'altra chiamata, più breve. Ma i soccorsi non arrivano e così l'uomo decide di guidare per portare la fidanzata in ospedale. È sulla strada che trova l'ambulanza.
Sempre secondo la testimonianza di Michael, una volta arrivati all'ospedale "Grassi" di Ostia, i Carabinieri lo avrebbero interrogato usando Google translate, ancora una volta per difficoltà nella comprensione dell'inglese. "Non mi hanno mai fatto parlare con un medico o un infermiere per sapere cosa fosse successo. Poi, alle 10.30 di sera, è arrivato il furgone che l’ha portata in obitorio", conclude il fidanzato della turista.
Una versione, quella di Michael, non condivisa dalla Regione Lazio, che ha deciso di diffondere l'audio integrale della chiamata col 118, accompagnato da un comunicato stampa. "La telefonata è stata subito gestita correttamente in lingua inglese ed è stato geolocalizzato l’intervento con le coordinate di latitudine e longitudine. La telefonata è durata circa due minuti e il contenuto audio, concesso dalla Centrale operativa del numero unico dell’emergenza, viene per trasparenza integralmente allegato", si legge nella nota.
Sull'accaduto è intervenuto anche il legale dei familiari della ragazza morta, l'avvocato Manuele Piccioni: "Sui tempi del soccorso e il presunto ritardo dell’ambulanza non ho riscontri se non la testimonianza del fidanzato della giovane donna e dei familiari che hanno riferito di un’attesa di circa 40 minuti. Dell’operatore che non parlava inglese, invece, il ragazzo non mi ha detto nulla di preciso. Ricordo bene invece quale fosse la sua delusione e l’enorme amarezza riguardo all’accaduto".
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