11 Febbraio 2022
É stato deciso il farmaco da somministrare per il suicidio assistito in Italia di Mario, 43enne marchigiano rimasto tetraplegico a seguito di un incidente stradale. L'uomo combatte da più di un anno per il diritto avere l'aiuto medico e amministrativo che lo accompagni al suicidio. Oggi, 11 febbraio 2022, è stata comunicata la scelta del farmaco e le modalità di somministrazione che permetterà a Mario di ottenere il così detto "aiuto alla morte volontaria".
Ad oggi, il suicidio assistito in Italia è legale se la situazione rispecchia quattro condizioni indicate dalla Corte Costituzionale nella cosiddetta sentenza "Cappato\Dj Fabo. L'associazione Luca Coscioni ha comunicato che è stato scelto un farmaco adatto ad accompagnare anche Mario, 43enne tetraplegico, nella sua decisione. La scelta dell'Asur - Azienda Sanitaria Unica Regionale - ricade su "il Tiopentone Sodico, che appare idoneo a garantire una morte rapida e indolore ad un dosaggio non inferiore a 3-5 grammi per una persona adulta del peso di 70 kg. La modalità di somministrazione è quella dell'auto-somministrazione mediante infusione endovenosa".
Dopo aver avuto il via libera dal Comitato Etico sulla sussistenza di tutti i requisiti previsti per procedere con il suicidio assistito in Italia, Mario aveva denunciato insieme al suo legale lo stesso Comitato e l'Asur Marche per il reato di tortura e omissione di atti d'ufficio e tutti i reati che si manifestavano sotto forma di manate verifiche sul farmaco e modalità di somministrazione. La scelta di un farmaco adatto per accompagnare Mario nella sua decisione era il tassello mancante, ora finalmente ritrovato.
Filomena Gallo, codifensore di Mario e segretario nazionale dell'Associazione Luca Coscioni e Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni hanno commentato: "La validazione del farmaco e delle modalità di auto-somministrazione crea finalmente un precedente, che consentirà, a coloro che si trovano e si troveranno in situazione simile a quella di Mario, di ottenere, se lo chiedono, l'aiuto alla morte volontaria senza dover più aspettare 18 mesi, subendo la tortura di una sofferenza insopportabile contro la propria volontà". "É una svolta storica - continuano -. Sul cosiddetto 'aiuto al suicidio', da oggi in Italia abbiamo non solo delle regole precise, stabilite dalla Corte costituzionale nella Sentenza Cappato, ma anche delle procedure e delle pratiche mediche definite che includono le modalità di auto-somministrazione del farmaco da parte del paziente"
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