13 Settembre 2021
Fonte: lapresse.it
Riparte proprio oggi, lunedì 13 settembre 2021, la scuola per migliaia di studenti italiani, seppur tra polemiche e problemi. Primo tra tutti è quello dell'obbligo del Green pass sia per gli insegnanti, che per il personale Ata e persino per i genitori che tornano, dopo tanto tempo, ad accompagnare i figli nelle aule. Il Giornale d'Italia ha così raccolto le testimonianze non solo di chi questa mattina ha dovuto controllare gli accessi negli istituti, ma anche dei collaboratori scolastici costretti a mostrare la loro certificazione digitale verde per svolgere il proprio lavoro.
In un noto liceo milanese, l'addetto allo smistamento degli ingressi e al controllo del Green pass per chiunque varchi la soglia della scuola confessa, con tono alterato: "Vivo in un clima di terrore. Io non volevo fare il vaccino contro il Covid-19 per motivi personali, ma purtroppo sono stato obbligato", racconta a Il Giornale d'Italia. E poi ricorda: "Mio cognato è morto pochi giorni dopo aver ricevuto una dose del farmaco AstraZeneca ad agosto".
"Sono stato obbligato a farmi fare il vaccino altrimenti non posso lavorare, non posso prendere i treni, non posso andare da nessuna parte", continua l'uomo, ricordando poi le sue origini e il suo stipendio. "Io vengo dal Sud Italia e ora lavoro a Milano", dice. E infine ribadisce: "Io guadagno solo 1200 euro al mese" eppure, per non perdere il posto di lavoro, il Governo "mi ha obbligato a fare il vaccino contro il Covid-19".
Ma l'addetto al controllo della certificazione digitale verde nella frequentatissima scuola di Milano non è l'unico a lamentarsi del Green pass e del caos di questa mattina. Un altro uomo, anche lui impiegato tra il personale di questo istituto, sempre a Il Giornale d'Italia rivela: "Io il vaccino anti-Covid non l'ho fatto e non lo voglio fare", asserisce con tono sicuro e deciso. "Sono però costretto a presentare l'esito di un tampone molecolare negativo ogni due giorni" per svolgere il lavoro che ho sempre fatto. E tutto questo, secondo il testimone, è "davvero inqualificabile".
"Ogni due giorni devo fare, per forza, questa tarantella per entrare qui", continua l'uomo, trovandosi quindi d'accordo con il suo collega riguardo all'assurdità del Green pass a scuola. Infine il testimone conclude parlando di un'incredibile "discriminazione in atto" tra quegli insegnanti che si sono sottoposti alla vaccinazione contro il Covid e quelle persone che invece hanno scelto liberamente di non farlo.
Insomma, i disagi sono tantissimi e a testimoniarlo non sono solo i due operatori scolastici che hanno rilasciato la loro preziosa testimonianza a Il Giornale d'Italia, ma anche migliaia di genitori e studenti da Nord a Sud Italia contrari all'obbligo di Green pass nelle scuole e in altri luoghi della socialità. Questa misura infatti - più che far ripartire l'economia, l'istruzione e la cultura come promesso dal Governo - sembra ogni giorno assomigliare sempre di più a un obbligo mascherato al vaccino.
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