Dopo la tensione dei giorni scorsi tra gli operai ex Ilva e la polizia, davanti alla prefettura di Genova, durante la manifestazione e lo sciopero dei metalmeccanici, la Digos ha consegnato una prima informativa alla procura che potrebbe quindi aprire presto un fascicolo con le ipotesi di reato legate agli episodi visti in piazza: danneggiamento e minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Al momento non ci sono indagati: gli inquirenti non hanno ancora identificato i manifestanti che hanno preso parte ai momenti di scontro più acceso, in particolare l’incendio appiccato ad alcuni copertoni posizionati davanti allo schieramento di polizia, il lancio di oggetti pericolosi e l’utilizzo di un muletto da cantiere per sollevare e trainare uno degli alari pozionati dalle forze dell’ordine a difesa del palazzo del governo.
Un’altra informazione filtrata dalla procura riguarda il ferimento di uno degli operai, colpito alla testa durante i disordini da uno dei lacrimogeni lanciati dalla polizia. In realtà, secondo alcune immagini al vaglio degli inquirenti, l’oggetto sarebbe stato calciato da uno dei manifestanti e rimbalzato sulla grata, prima di finire in faccia all’operaio ferito. Non sono giunte in procura al momento, invece, segnalazioni di possibili violazioni in merito ai presidi in strada a Cornigliano e al corteo che ha bloccato l’autostrada martedì né per l’occupazione delle banchine della stazione Brignole.










