07 Dicembre 2025
In questo momento di grande oscurità che la nostra civiltà sta attraversano la Sua guida può essere un grande riferimento spirituale e morale, una luce, quella luce, lo Spirito Santo, che illumina le tenebre, e che San Paolo nella sua Lettera agli Efesini menziona in modo sublime e rivelatore.
Lettera scritta intorno al 60-90 d.C., mentre Paolo era in prigione, probabilmente a Roma (Efesini 3,1; 4,1; 6,20), quella lettera è come scritta a noi.
La lettera era indirizzata ai cristiani di Efeso, una città importante dell'Asia Minore (oggi Turchia).
La Lettera agli Efesini è considerata una delle lettere più importanti di Paolo e una delle più profonde espressioni della teologia cristiana e lluminanti.
Questo lettera esorta i credenti a vivere in modo coerente con la loro fede, a evitare le opere delle tenebre e a essere guidati dallo Spirito Santo.
EFESINI 5:8-19
Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Comportatevi come figli della luce.
Il frutto dello Spirito consiste infatti in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, esaminando ciò che è gradito al Signore.
E non partecipate alle opere delle tenebre, ma piuttosto condannatele, perché è vergognoso perfino parlare delle cose che fanno in segreto.
Ma tutto ciò che viene condannato è manifestato dalla luce, perché tutto ciò che è manifestato è luce.
Per questo dice: «Alzati, tu che sedevi, e risorgi dai morti, e Cristo ti apparirà».
Badate dunque a comportarvi con cautela, non da stolti, ma da saggi, riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi.
Perciò non siate stolti, ma comprendete bene quale sia la volontà del Signore.
E non vi ubriacate di vino, il quale porta alla dissolutezza, ma siate ripieni dello Spirito, parlandovi a vicenda con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e inneggiando con il vostro cuore al Signore.
Di Achille Foti
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