09 Aprile 2021
Vaccino Covid (foto LaPresse)
Dopo Astrazeneca, anche Johnson&Johnson è finito nel mirino dell’Ema che ha avviato una revisione di possibili controindicazioni simili a quelle riscontrate nel vaccino anglo-svedese. Ad avviare l’indagine del Prac, il comitato per la sicurezza dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema), quattro segnalazioni di eventi tromboembolici in persone che avevano ricevuto il siero Jansenn, quello prodotto appunto dall’azienda statunitense.
"Dopo la vaccinazione con il Janssen sono stati segnalati quattro casi gravi di coaguli di sangue insoliti con piastrine basse. Un caso si è verificato in uno studio clinico e tre casi durante la campagna vaccinale negli Stati Uniti. Uno di questi è stato fatale" ha sottolineato, nella sua nota, l’Ema.
L’Ema ha ribadito che maggiori controlli vanno nel senso delle sicurezza del vaccino ed ha sottolineato che “al momento non è chiaro se esista un'associazione causale tra la vaccinazione con il Janssen e queste condizioni”, in realtà dichiarazioni molto simili a quelle sentite per AstraZeneca, prima che nel giro di una settimana venissero nuovamente contraddette.
Il Prac sta indagando su questi casi e deciderà se potrà essere necessaria un'azione normativa, che di solito consiste in un aggiornamento delle informazioni sul prodotto", spiega l'Agenzia europea. Il vaccino di J&J è attualmente utilizzato solo negli Stati Uniti, con un'autorizzazione all'uso di emergenza. È stato autorizzato nell'Ue l'11 marzo 2021. La somministrazione non è ancora iniziata in nessuno Stato membro dell'Ue, ma è prevista nelle prossime settimane.
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