23 Dicembre 2020
Il grande Maradona è scomparso da quasi un mese. L’autopsia sul corpo del calciatore rivela particolari a dir poco sconvolgenti.
Dai risultati emergerebbe che nelle ultime ore di vita, Diego Armando Maradona avrebbe dovuto affrontare una sofferenza a dir poco atroce: una lenta agonia durata dalle 6 alle 8 ore.
Ma sono emersi anche altri particolari sugli ultimi giorni di vita del campione.
Secondo le indiscrezioni pubblicate dal quotidiano argentino Olè, dall’autopsia emergerebbe che il Pibe de oro non avrebbe assunto alcol o droga nei giorni che hanno preceduto la sua morte.
Purtroppo però sarebbe stata confermata l’assenza di somministrazione di medicine per la grave cardiopatia di cui soffriva.
Ci sarebbero invece tracce di psicofarmaci forse somministrati da un medico curante. Si tratterebbe di antidepressivi, antiepilettici e un farmaco contro l’astinenza da alcol.
Maradona sarebbe morto a causa di un edema polmonare acuto, associato alla riacutizzazione di un'insufficienza cardiaca cronica. Il cuore del grande campione aveva una miocardiopatia dilatata e pesava 503 grammi, quasi il doppio di uno normale.
All’interno del fegato sono state riscontrate tracce di cirrosi, dentro i polmoni la rottura di sette alveoli e un fuoco con edema intralveolare, nei reni presente una necrosi tubulare acuta.
La triste conclusione dell’autopsia svela che, molto probabilmente, il calciatore si sarebbe spento dopo una lenta agonia nel letto dove stava dormendo: durata dalle 6 alle 8 ore…
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