Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Primavera sulle isole, che si vuole di più? Non sono affollate, il clima è mite, i fondali scintillano. E le leggende imperversano, da Circe a Edmond Dantès

Deliziose escursioni open air, spaghettate in barca, birdwatching tra le mitiche diomedee, scorpacciate di amarettos e papassinos… Attenti, sono cose che danno dipendenza!

23 Aprile 2025

Ponza (da Pixabay)

Alzi la mano chi non ha sognato di salpare per terre lontane leggendo “L’isola del tesoro” di Robert Louis Stevenson o “Le Tigri di Mompracem” di Emilio Salgari, magari lanciando l’urlo di Sandokan…D’accordo, ma non c’è bisogno di strafare. E quindi, per le fughe primaverili, scegliamo una delle nostre isole incantate, tutte raggiungibili senza tante peripezie. Ponza, per esempio: seduttrice implacabile al largo della costa laziale, con i suoi 8 kmq tra faraglioni mozzafiato, aria dolce e profumata, sentieri da cartolina, baie frastagliate accessibili solo via mare, o spiagge da raggiungere a piedi come Cala dell’Acqua e Cala Feola dalle fantastiche piscine naturali.

Poesia e leggenda l’avvolgono in un alone indefinibile. Non a caso è a Ponza che la Maga Circe fa cadere Ulisse come una pera cotta rimbecillendolo di arti magiche - però l’eroe omerico, come sempre in simili circostanze, si sacrifica senza opporre una resistenza troppo ostinata…Nell’Ottocento, poi, la bellissima fanciulla Lucia Rosa si getta in mare a causa di un amore contrastato. Ed Eugenio Montale, nelle sue liriche, ha per l’isola parole struggenti: “Ponza è scontrosa e bellissima / Ritrosa, diffidente e mai prevedibile/…mi perdo nella bellezza dei suoi tramonti/ e trovo sulla terra il mio paradiso”.

Perfetto il noleggio di un caratteristico “gozzo”, in autonomia o con marinaio: si fa il periplo di Ponza con sfiziosa spaghettata a bordo, si approda a Zannone per una passeggiata nella macchia o si fa rotta verso Palmarola (dove è consentito soltanto il bagno). E il trekking? è favoloso: dal Monte Guardia si apre la vista rubacuori su tutto l’Arcipelago ponziano, e nel Giardino Botanico del Belvedere Borbonico si ammirano stupende orchidee selvatiche, rarità a rischio estinzione e vitigni importati in loco nel ’700.

Ma ora spostiamoci a San Nicola, in Puglia: un’isola massiccia che si staglia minacciosa nel blu per poi rivelare atmosfere mistiche e fragili ecosistemi. È il capoluogo delle meravigliose Tremiti e ci accoglie con due spiagge pittoresche: “Marinella” dagli scogli impervi e candidi nell’acqua trasparente, e “Castello” riparata sotto la mole possente della Fortezza. Da qui, scenograficamente, ci s’inerpica sempre più in alto fino alle torri, porte e bastioni che racchiudono il maestoso Santuario di Santa Maria dell’XI secolo e il Chiostro dei Benedettini tutto archi e volte a crociera, a picco sulle onde, con vedute panoramiche senza pari.

Nella Necropoli sarebbe sepolto l’eroe Diomede dell’Iliade, vegliato dal volo delle diomedee (gabbiani): mitici uccelli creati da Afrodite, si narra, oggi delizia degli appassionati di birdwatching. I fondali sono magnifici e le immersioni con istruttori certificati, come quella presso lo Scoglio Segato, mostrano una preziosa biodiversità: il rarissimo Corallo Nero, i Capelli di Venere, le alghe e le spugne in mille sfumature smaglianti. Si può anche fare un’escursione sulla vicinissima San Domino, oppure, da giugno a settembre, snorkeling in compagnia di biologi marini e visite guidate in peschereccio tra siti archeologici sommersi.

Nel Friuli, Grado non resta certo a guardare e risponde con riconoscimenti prestigiosi, coinvolgenti experience e una laguna che più romantica non si può. La cosiddetta “Isola del sole”, infatti, vanta ben 32 Bandiere Blu consecutive e piste ciclabili considerate un’eccellenza dall’Italian Green Road Award con 5 ‘bike smile’. Grado è magica se cercate vita all’aria aperta, l’ebbrezza del kitesurfing trascinati da vento e aquiloni lungo la Spiaggia Pineta, e un leggiadro centro storico d’impronta veneziana, magari da esplorare prenotando walking tour tra le botteghe di orafi, pittori e vetrai mosaicisti con aperitivo finale. Sui battelli, che fanno la spola tra canali e verdi isolotti limitrofi come la Barbana, si propongono anche serate con musica dal vivo e rinfreschi di pesce.

L’isola, con la sua Basilica di Sant’Eufemia impreziosita da un sontuoso pavimento musivo di 700 mq, rientra inoltre nella “Strada del Vino e dei Sapori”, e non ti fanno andare via se non assaggi il tipico distillato Santonego o l’antichissimo boreto a base di seppie, rombo, molluschi. Nei localini del borgo, sotto i pergolati, si tengono persino show cooking settimanali da giugno a settembre per indagare storia e tecnica di questo piatto-bandiera, oltre a wine tour con degustazioni dei migliori vini friulani, dal Collio alla Ribolla Gialla.

E in Sardegna? La Maddalena va forte con i suoi colori incredibili, le cavalcate da film e le golose tentazioni, il tutto sotto lo sguardo dell’Eroe dei Due Mondi. Vanta un vivace abitato settecentesco, l’animato porto di Cala Gavetta, tante piazzette, vicoli e rive sabbiose: da Spalmatore, gettonatissima perché protetta dai venti, a Punta Tegge, la preferita dalle famiglie. Da maggio a ottobre, gite in barca a Spargi, con la sabbia bianchissima, e a Budelli, ammirabile solo dalle boe per preservare la sua delicatissima Spiaggia Rosa. Nel borsone, senz’altro olio solare, ma, se siete furbi, anche un sacchetto di dolci tipici: amarettos, papassinos, suspiros, zilicas, squisiti!  

Un ponte collega La Maddalena a Caprera, rifugio di Garibaldi nella vecchiaia, dove la star è il Compendio Garibaldino con la Casa-Museo e il Memoriale di documenti e dotazioni multimediali sulla vita del Generale. Qui, tutto l’anno, uscite a cavallo di grande fascino: nei boschi, all’alba, al tramonto, sull’arenile e fin dentro l’acqua, con aperitivo conclusivo. Un’altra tappa imperdibile? la laguna di Porto Madonna che assume sbalorditive nuances di smeraldo e presenta ampie zone riservate a snorkeling e seawatching.

Infine, sulle tracce di Napoleone, facciamo vela per l’Elba in Toscana. Frizzante e animata, suggerisce trekking o bike tra le residenze del vulcanico ex Imperatore - egli, benché abbattuto e sospiroso, si fece subito costruire un teatro nel granaio, dava sontuosi balli, riceveva madre, sorella, amanti... - e a Portoferraio sfodera monumenti cult: le Fortezze Medicee, il Teatro dei Vigilanti dove Paolina Bonaparte allestì un gran ricevimento per coprire la fuga del fratello nei “Cento giorni”, il Forte Falcone che custodisce cimeli dei Medici e le monumentali ceramiche di Italo Bolano, geniale artista di cui si vedono le creazioni all'aperto in tutti i comuni dell’isola.

L’Elba è un eden di spiagge sorprendenti, a volte di ciottoli bianchi come le Ghiaie, Sansone, Capo Bianco, a volte nere per lo strato di pirite come Cala Seregola a Rio Marina. E per godere tutto questo incantesimo selvaggio niente di meglio di un’idillica escursione in kayak, a scelta di due ore, di un giorno o di una settimana: con il giro completo dei 147 km di costa, sfiziosi bivacchi per i pasti tra splendide insenature e falesie a capofitto nel mare cristallino, e pernottamenti in spiaggia, in tenda, sotto le stelle.

Insomma, senza cercare tanto lontano, anche tra queste isole fiabesche Stevenson e Salgari potevano sicuramente trovare splendidi spunti romanzeschi. Alessandro Dumas l’ha sgamato subito: infatti, vicinissima all’Elba, spicca la misteriosa isola di Montecristo (visite solo su prenotazione, contingentate), proprio qui si è sempre favoleggiato dell’arcano tesoro di San Mamiliano, e sempre qui inizia la vendetta del Conte più spietato di tutta la storia della letteratura. Eh, quel Dumas! …quando si dice, avere l’occhio lungo…

Di Carla Di Domenico

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x