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Quando le monarchie europee "scricchiolano". Chi ha creato più imbarazzo tra i principi reali? Il caso di Andrea Duca di York o quello di Cristina, ex Duchessa di Palma di Maiorca?

La presunta accusa di corruzione dell'Infanta Cristina è stata una delle tante ragioni per cui suo padre, Re Juan Carlos I, ha deciso di abdicare nel 2014 per evitare che il trono spagnolo crollasse sotto il pesante peso dello scandalo

19 Ottobre 2025

Cristina, Infanta di Spagna e il principe Andrea del Regno Unito

Cristina, Infanta di Spagna e il principe Andrea del Regno Unito

Quando i reali “inciampano”. Chi ha creato più imbarazzo tra le monarchie europee? Il caso di Andrea ex Duca di York o quello di Cristina, ex Duchessa di Palma di Maiorca?

Il caso della rinuncia al titolo di duca di York del principe Andrea in mezzo alle polemiche sul suo presunto coinvolgimento nello scandalo Epstein, ci ha ricordato il caso della Infanta Cristina di Spagna, che è stata spogliata del titolo di duchessa di Palma di Maiorca a causa di accuse di corruzione. Ma la differenza è che il principe Andrea è colui che ha deciso di non usare più il suo titolo e non suo fratello Carlo  (in realtà è ancora legalmente Duca di York, ci vuole un atto del Parlamento per togliergli il titolo) mentre Re Felipe VI di Spagna è stato colui che ha preso la decisione di privare la sorella del titolo di Duchessa. Il caso dell'Infanta Cristina. La presunta accusa di corruzione dell'Infanta Cristina è stata una delle tante ragioni per cui suo padre, Re Juan Carlos I, ha deciso di abdicare nel 2014 per evitare che il trono spagnolo crollasse sotto il pesante peso dello scandalo. Tutto è iniziato quando il marito dell'Infanta Cristina, Iñaki Urdangarin, è stato indagato fin dall'inizio del 2012 per sospetto di aver ottenuto in modo fraudolento milioni di fondi pubblici nel caso Nóos (il caso Nóos, noto anche come operazione Babel, è derivato dal caso Palma Arena, un padiglione multi sport a Palma de Mallorca). I leader della fondazione no profit Nóos Institute, Iñaki Urdangarin, e il suo socio in affari Diego Torres sono stati accusati di aver usato Nóos e una rete aziendale di aziende per sottrarre milioni di euro in fondi pubblici per eventi sportivi. Nell'aprile 2013 l'Infanta Cristina è stata nominata tra i sospettati del caso e il 7 gennaio 2014 è stata accusata di frode fiscale e riciclaggio di denaro sporco e le è stata ordinata di comparire in tribunale. L'8 febbraio 2014, l'infanta ha fatto la sua prima apparizione al tribunale di Maiorca, dove ha negato di essere a conoscenza degli affari del marito. Quando le accuse di corruzione hanno preso slancio, il padre dell'Infanta Cristina, re Juan Carlos I, che era sul trono di Spagna dal novembre 1975, decise di abdicare e consegnò il trono al suo figlio Felipe. Sei giorni dopo, un giudice spagnolo ha formalizzato le accuse contro l'Infanta Cristina. Cinque mesi dopo, l'Alta Corte di Palma di Maiorca ha confermato le accuse di frode fiscale contro l'infanta che le ha aperto la strada per affrontare il processo; ma le accuse di riciclaggio di denaro furono ritirate. Il 22 dicembre 2014 l'Alta Corte delle Baleari ha annunciato che l'Infanta Cristina, suo marito e altri 15 sarebbero stati processati per frode fiscale. Il fratello minore dell'Infanta Cristina che è salito al trono il 19 giugno 2014, re Felipe VI, ha deciso di toglierle il titolo di Duchessa di Palma di Maiorca il 12 giugno 2015. Ma lei rimase un'Infanta (principessa) e con il titolo di Altezza Reale. Il titolo di duchessa di Palma di Maiorca le è stato concesso da suo padre, Re Juan Carlos, nel settembre 1997 in occasione del suo matrimonio con Urdangarin. Il suo diritto di successione al trono e il suo titolo reale di infanta rimangono inalterati (proprio come nel caso del principe Andrea).

Un caso simile, che non parla di soldi ma di abusi sessuali, riguarda il fratello minire dell’attuale Re Carlo III d’Inghilterra, il principe Andrea. L’ormai ex Duca di York è stato “evirato” del titolo reale e dalla linea di successione al trono inglese. Una misura necessaria per salvaguardare la monarchia inglese da ulteriori scandali. Re Carlo III, infatti, pur di salvare la monarchia inglese, ha chiesto a suo fratello Andrea Duca di York di rinunciare a tutti i titoli reali, e di ritirarsi a vita privata. Da questo provvedimento, mai avvenuto finora nella monarchia anglosassone, si sono salvate le figlie Beatrice ed Eugenia, che non solo conserverebbero i titoli reali, ma anche la loro linea di successione al trono. Anche la sua ex moglie, Sarah, Duchessa di York, con cui vive nel Royal Lodge di Windsor, perderà il titolo di duchessa e sarà ora conosciuta semplicemente come Sarah Ferguson. Buckingham Palace avrebbe raggiunto "un punto di svolta" a causa delle notizie sui legami di Andrea con il defunto molestatore sessuale Jeffrey Epstein e con un alto funzionario del Partito Comunista Cinese sospettato di essere al centro del recente caso di spionaggio cinese, fallito. Secondo quanto appreso dal quotidiano Guardian, il principe di Galles avrebbe preteso dal padre che suo zio Andrea venisse privato di tutti i suoi titoli reali prima di ereditare il trono, e il re ha acconsentito a tale durissima richiesta pur di salvare il futuro della monarchia. La revoca del titolo di Duca di Andrea richiede un atto del parlamento, ma la gravità delle accuse ha accelerato gli avvenimenti tanto che Carlo III pare abbia già emanato un decreto reale “inappellabile” per il fratello. Ormai all'interno della famiglia reale si percepivano "preoccupazione" e "ansia" per il grave rischio reputazionale che i continui titoli di giornale mettevano a repentaglio l’istituzione britannica. Altro provvedimento è stato quello di bandire Andrea dall'Ordine della Giarrettiera, il più antico e prestigioso ordine nobiliare della Corona britannica. Lo scandalo nasce dalla pubblicazione del Guardian di estratti dalle memorie postume dell'accusatrice di Andrea, Virginia Giuffre, che si è tolta la vita ad aprile all'età di 41 anni. Nel suo libro, Giuffre ha affermato che il principe si è comportato come se "credesse che fare sesso con me fosse un suo diritto di nascita". Andrea ha sempre negato di aver avuto rapporti sessuali con Giuffre, una vittima di Epstein, e ha patteggiato una causa civile con lei per una cifra stimata di 12 milioni di sterline senza ammettere alcuna responsabilità. È stato anche riferito che Andrea abbia avuto incontri nel 2018 e nel 2019 con Cai Qi, un membro del Politburo al potere in Cina. Cai era sospettato di essere il destinatario di informazioni sensibili presumibilmente trasmesse alla Cina da due cittadini britannici accusati di spionaggio per Pechino. Il caso contro Christopher Berry e Christopher Cash è stato recentemente archiviato dal CPS ed entrambi hanno negato ogni illecito. Email pubblicate di recente dal Mail on Sunday sembrano anche mostrare che Andrea sia stato in contatto con Epstein più tardi di quanto dichiarato nella sua intervista a Newsnight con Emily Maitlis. Da fonti di palazzo si sa che Andrea volesse rinunciare volontariamente ai suoi titoli prima di esserne costretto, ma evidentemente le cose sono precipitate e Carlo III da voluto dare un taglio netto a tale vicenda. Kensington Palace ha rifiutato di commentare e si è limitato ad emettere un comunicato stampa. Tutto questo avviene a pochi giorni dalla storica visita di Stato di Carlo III e Camilla in Vaticano, ospiti di Papa Leone XIV, col quale pregheranno insieme nella Cappella Sistina cinque secoli dopo lo scisma di Enrico VIII. Il sovrano ha voluto "sistemare" la questione prima di questo evento storico.

 

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