22 Ottobre 2025
Sono in tanti i papabili per l'assegnazione dell'Ambrogino d'oro, che viene conferito dal Comune ogni 7 dicembre ai suoi cittadini più meritevoli. Di varia origine, professione o militanza. “Milano ha sempre saputo generare personaggi capaci di cogliere e raccontare il proprio spirito, spesso con ironia e un pizzico di auto-satira”. Viene così spiegata la candidatura de ‘Il boomer milanese’ all'Ambrogino d'Oro, una candidatura originale e con motivazioni interessanti. Il riconoscimento “non vuole premiare un singolo individuo, ma un fenomeno socio-culturale che ha saputo, in breve tempo, conquistare il cuore dei meneghini e non solo”. ‘Il boomer’ è interpretato da un uomo che utilizza un filtro per il volto e che incarna lo stereotipo dell'ambrosiano anni Ottanta. Utilizzando il linguaggio, i modi di fare e gli argomenti del tipico ‘cumenda’, ha attirato la propria attenzione, divenendo una figura conosciuta in tutta la città per i suoi siparietti ironici. Sempre dietro la sua maschera, in realtà questo personaggio incarna con umorismo e acuta intelligenza un archetipo del capoluogo lombardo: quello di una generazione che ha vissuto in prima persona la ‘Milano da bere’, con le sue luci e le sue ombre. Non fa solo ridere: “Crea un ponte tra generazioni, permettendo ai più giovani di comprendere, con leggerezza, la cultura e il linguaggio degli anni Ottanta, e ai 'boomer' di riconoscersi in una caricatura affettuosa e per nulla offensiva”.E visto che “la sua comicità è un atto d'amore verso Milano” ma “senza cadere nella volgarità”, merita la Civica benemerenza.
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