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Classifica dimensioni pene 2024, in Italia più corto del 20% rispetto al 2022 (12,4 vs 15,34 cm), al primo posto il Sudan con 17,95cm

In cima alla classifica (e il dato non crea stupore vista la loro nomea) troviamo Sudan e Congo rispettivamente con 17,95 e 17,93 cm, mentre Cambogia e Thailandia chiudono con 9,4 e 9,8 cm di media

18 Giugno 2024

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Pixabay

Che cosa sta succedendo agli uomini italiani? Viene proprio da chiederselo leggendo i numeri di una singolare classifica sulle dimensioni del pene nel mondo. Dalla rilevazione è emerso che i peni italiani sono in media più corti del 20% rispetto al 2022. Si è infatti passati dai 15,34 cm ai 12,4 cm in due anni. C'è una causa per questo downgrade?

Classifica dimensioni pene 2024, in Italia più corto del 20% rispetto al 2022

Nonostante si dica sempre che "le dimensioni non contano", qualcuno potrebbe rimanerci male leggendo la classifica sulle dimensioni degli organi genitali maschili di tutto il mondo pubblicata su NowPatient. Si tratta di uno di quegli argomenti frivoli su cui però c'è molta curiosità e soprattutto su cui la risata (o il piantino a seconda dei casi) è assicurata.

Il risultato della particolare indagine non stupisce, vista la nomea di alcuni Paesi. Al primo posto troviamo il Sudan con 17,95 cm, al secondo il Congo con 17,93 cm. Agli ultimi posti, invece, ci sono Cambogia e Thailandia che chiudono rispettivamente con 9,4 e 9,8 cm di media.

L’Italia è nel mezzo con una media di 12,4 cm di lunghezza nel 2024. Tuttavia il dato è piuttosto "angosciante" se si va a guardare la misura emersa dalla precedente rilevazione. Nel 2022, infatti, il pene degli italiani era lungo in media 15,34 cm. C'è dunque stata una riduzione del 18,54% in due anni. Che cosa è successo?

Ha provato a dare alcune risposte Emmanuele A. Jannini, Ordinario di Endocrinologia, Andrologia e Sessuologia Medica dell'Università di Roma Tor Vergata. “In effetti, l’esposizione agli estrogeni, particolarmente presenti nella carne rossa, un alimento di larghissimo consumo - ha detto in un'intervista a Wired - ha un effetto negativo sulla conta degli spermatozoi e sulla dimensione dell’organo genitale maschile”. Inoltre, il pene soffrirebbe di una strana forma di ormonodipendenza, infatti dimensioni e funzionalità dell’organo sessuale maschile dipenderebbero dal testosterone, ma solo in negativo: "Se il livello di testosterone è troppo basso, il pene tende a diventare più piccolo, più inerte e meno responsivo. Ma anche se ci spalmassimo di testosterone dalla testa ai piedi non otterremmo niente: diminuirebbero le dimensioni del testicolo ma il pene resterebbe delle stesse dimensioni. Nella donna, invece, avviene il contrario: l’esposizione a ormoni aumenta dimensioni e funzionalità del clitoride, l’organo equivalente al pene".

Come viene fatta la classifica

Ogni volta che vengono pubblicate queste classifiche, ci si chiede se le misurazioni siano reali e come sia possibile fare una media attendibile. Nella maggior parte dei casi non si tratta di studi veri e propri, condotti da esperti che prendono le misure a ogni partecipante. Si tratta più che altro di un fai da te. Proprio per questo sorgono diversi dubbi sulla precisione dei dati. Innanzitutto per misurare il pene è necessaria l'erezione. Tuttavia alcuni potrebbero prendere le dimensioni quando ancora non è stata raggiunta la misura massima. Inoltre c'è chi potrebbe far partire il righello da un punto e chi da un altro, con uno scarto non indifferente di qualche centimetro.

Per fare poi un'analisi sulla variazione delle dimensioni negli anni, bisognerebbe valutare l'organo genitale delle stesse persone negli stessi periodi dell'anno, indagare lo stile di vita e tenere in considerazione altri dati come l'assunzione di ormoni nell'arco temporale intercorrente fra le varie misurazioni.

Inoltre non bisogna sottovalutare un altro aspetto, le bugie! Fra gli uomini che si sono prestati allo studio, qualcuno potrebbe aver mentito allungando di qualche centimetro il dato reale, perché se anche si continua a ripetere che "le dimensioni non contano", per l'uomo la lunghezza del pene è e sempre sarà motivo di vanto o di vergogna.

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