06 Dicembre 2022
È stato presentato oggi a Roma il Rapporto Welfare Index PMI 2022 sullo stato del welfare nelle piccole e medie imprese italiane, giunto alla settima edizione. La fotografia sullo stato del welfare nelle PMI italiane si basa su un modello di analisi organizzato in dieci aree: 1) Previdenza e protezione, 2) Salute e assistenza, 3) Conciliazione vita-lavoro, 4) Sostegno economico ai lavoratori, 5) Sviluppo del capitale umano, 6) Sostegno per educazione e cultura, 7) Diritti, diversità, inclusione, 8) Condizioni lavorative e sicurezza, 9) Responsabilità sociale verso consumatori e fornitori, 10) Welfare di comunità.
Oggi il welfare aziendale ha raggiunto un alto livello di maturità e continua a crescere la consapevolezza del ruolo sociale nelle PMI: oltre il 68% delle piccole e medie imprese italiane ha superato il livello base di welfare aziendale. Raddoppia inoltre il numero di PMI con livello molto alto e alto, passando dal 10,3% del 2016 al 24,7% del 2022. Oggi il welfare aziendale non è più solo appannaggio delle grandi imprese, ma anche delle microimprese.
La quota di imprese con livello elevato di welfare è massima (70,7% nel 2022 vs 64,1% nel 2017) tra quelle con oltre 250 addetti e molto rilevante (66,8% vs 59,8% nel 2017) nelle PMI tra 101 e 250 addetti.
Raddoppiano le microimprese (da 6 a 9 addetti) con un livello elevato di welfare che passano dal 7,7% del 2017 al 15,1% del 2022. L'incremento è dovuto in buona parte alla semplificazione delle normative e alle risorse pubbliche stanziate per la protezione sociale, incoraggiando le aziende, anche le più piccole, a impegnarsi a propria volta a sostegno delle famiglie.
Marina Elvira Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha dichiarato: "Il welfare è un volano in grado di far crescere la produttività, grazie ad un migliore coinvolgimento dei lavoratori nei processi aziendali. Conoscere e accompagnare i bisogni dei dipendenti è quell'attenzione che denota una chiara e precisa volontà di dare al lavoro una dimensione più ampia. Un coinvolgimento che quasi sempre è ripagato da una rinnovata dedizione alla mission aziendale in grado di aumentare efficienza e produttività. In quest'ottica, il welfare diventa un'opportunità per le aziende e per i suoi lavoratori e viceversa".
Giancarlo Fancel, Country Manager & CEO Generali Italia, ha dichiarato: "Il welfare aziendale è un fattore strategico per le imprese e una priorità per il Paese, anche per raggiungere gli obiettivi del PNRR attraverso una partnership tra il settore pubblico e il privato. Oggi il nostro rapporto Welfare Index PMI certifica come chi ha programmi di welfare evoluti ha maggior successo come impresa, investendo, tra gli altri, in Sanità, Formazione e Inclusione Sociale. Le aziende sono in prima linea nel produrre innovazione sociale a fianco delle famiglie e dei territori in cui operano, intercettando i bisogni emergenti, come dimostrano le migliori iniziative sociali delle realtà presenti in questa edizione".
Massimo Monacelli, General Manager di Generali Italia, ha affermato a Il Giornale d'Italia:
"Il welfare index è un momento di ascolto e confronto tra le imprese, confederazioni e istituzioni e Generali Italia. Siamo alla settima edizione, 6500 imprese coinvolte e 3000 intervistate nel corso del tempo. Il Welfare Index rappresenta il livello del welfare in Italia nel corso degli anni. Un processo di trasformazione notevole".
Barbara Lucini, Responsabile Country Corporate Social Responsibility di Generali Italia, ha detto a Il Giornale d'Italia:
"Il Welfare Index giunge alla sua settima edizione e continua a monitorare il welfare aziendale italiano con le piccole e medie imprese, l’ossatura portante del sistema produttivo. Il welfare aziendale continua a crescere, fa bene alle imprese e al paese. Ha raggiunto una piena maturità che rende il welfare un fattore determinante di sostenibilità sociale. Le imprese che fanno welfare riescono spontaneamente a coniugare l’impegno dei propri obiettivi economico finanziari con la creazione di valore e impatto sociale nei propri stakeholder. Questo per Generali è quello che significa essere partner di vita".
VIDEO - Farina, Poste Italiane: "Le aziende migliori hanno un sistema di welfare più importante"
Bianca Maria Farina, presidente di Poste Italiane, ha commentato a Il Giornale d'Italia:
"È stata una manifestazione incredibile che ci ha fatto vedere come i temi del welfare entrano nelle aziende. Abbiamo visto delle crescite incredibili, quello che mi ha colpito è che le aziende migliori hanno un sistema di welfare più importante. C’è una stretta correlazione tra la salute dei dipendenti e il successo dell’azienda.
Tanti premiati, significa tante aziende che hanno capito che bisogna creare valore condiviso con tutti gli stakeholder ad iniziare dai propri dipendenti".
Quest'anno hanno partecipato a Welfare Index PMI oltre 6.500 imprese - triplicate rispetto alla prima edizione di tutti i settori produttivi, di tutte le dimensioni e provenienti da tutta Italia. L'iniziativa è promossa da Generali Italia con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con la partecipazione delle principali Confederazioni italiane: Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato, Confprofessioni e Confcommercio.
I risultati di Welfare Index PMI sono stati illustrati oggi a Roma alla presenza di: Marina Elvira Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali; Giancarlo Fancel, Country Manager & Ceo Generali Italia; Massimo Monacelli, General Manager di Generali Italia; Giulio Natalizia, Vice Presidente dei Giovani Imprenditori con delega allo sviluppo dei territori di Confindustria; Sandro Gambuzza, Vice Presidente di Confagricoltura; Fabio Menicacci, Presidente Welfare Insieme di Confartigianato; Marco Natali, Componente di Giunta di Confprofessioni e Presidente di Fondoprofessioni; Marco Abatecola, Responsabile Settore Welfare Pubblico e Privato di Confcommercio Imprese per l'Italia; Barbara Lucini, Responsabile Country Corporate Social Responsibility di Generali Italia; Enea Dallaglio, Partner Innovation Team - Gruppo Cerved.
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