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Usa, 25 repubblicani chiedono a Francia, Canada, Uk, Australia di non riconoscere Palestina: "Scelta in contrasto con nostri interessi, avrete conseguenze" - la LETTERA

Nel documento qui presente 25 membri del Congresso americano hanno invitato i 4 Paesi a ripensare alla volontà di riconoscere lo Stato di Palestina, minacciando ritorsioni e misure "punitive": è "tentativo di premiare il terrorismo che vi metterà in contrasto con interessi Usa".

22 Settembre 2025

"Vi chiediamo rispettosamente di riconsiderare la vostra decisione (...) in contrasto con la politica e gli interessi statunitensi". La decisione presa ieri 21 settembre da CanadaRegno UnitoAustralia, e l'annuncio atteso invece per oggi dalla Francia, di un accorato riconoscimento dello Stato di Palestina non rappresentano un salto politico inviso unicamente al governo di Netanyahu.

Usa, 25 repubblicani chiedono a Francia, Canada, Uk, Australia di non riconoscere Palestina: "Scelta in contrasto con nostri interessi, avrete conseguenze" - la LETTERA

Pochi giorni prima di ufficializzare le loro decisioni, pare infatti che a Canada, Francia, Regno Unito e Australia sia arrivata una lettera, datata 19 settembre e firmata da 25 membri del Consiglio Usa, tutti repubblicani, con cui si invitava i quattro Stati a non riconoscere lo Stato palestinese, minacciando ritorsioni e "misure punitive". Ecco la lettera.

"Vi scriviamo in merito ai vostri sforzi per riconoscere unilateralmente uno Stato palestinese in occasione della prossima 80esima sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Questa è una politica sconsiderata che mina le prospettive di pace. Crea il pericoloso precedente che la violenza, non la diplomazia, sia il mezzo più efficace per gruppi terroristici come Hamas per raggiungere i propri obiettivi politici. Di conseguenza, vi chiediamo rispettosamente di riconsiderare la vostra decisione, soprattutto perché Hamas continua a tenere in ostaggio cittadini israeliani e si rifiuta di accettare un cessate il fuoco.

Il riconoscimento unilaterale di uno Stato palestinese mina i principi dei negoziati diretti e mette a repentaglio la sicurezza di Israele, eliminando gli incentivi per i gruppi palestinesi a ripudiare il terrorismo, riconoscere il diritto di Israele a esistere e affrontare le questioni relative allo status finale. Il riconoscimento è particolarmente preoccupante considerando il massacro di Hamas del 7 ottobre 2023. Vi ricordiamo che Francia, Regno Unito e Canada, insieme a innumerevoli altri Paesi, hanno perso cittadini in questo tragico giorno. Hamas continua a tenere in ostaggio cittadini israeliani e stranieri, usandoli come merce di scambio in un barbaro tentativo di preservare la sua presa autoritaria sul potere. Gli ostaggi ancora vivi sono trattenuti in condizioni deplorevoli. I crimini di guerra di Hamas sono evidenti e il suo rifiuto della diplomazia dovrebbe indurre i vostri Paesi a esercitare maggiori pressioni. Invece, offrite ricompense maggiori.

Concedere lo status di Stato a queste condizioni non fa che rafforzare l'efficacia della violenza e del comportamento scorretto di Hamas. Finché i palestinesi non saranno disposti ad assumersi la responsabilità del loro popolo, a rinunciare al terrorismo e a sedersi al tavolo dei negoziati in buona fede, non potrà esserci alcun trampolino di lancio verso lo status di Stato. Premiare entità che si rifiutano di rinunciare alla violenza o di impegnarsi in negoziati significativi non fa che consolidare ulteriormente divisioni e instabilità.

Questo tentativo maldestro di premiare il terrorismo mette a repentaglio anche la sicurezza dei vostri Paesi. Il riconoscimento proposto coincide con un forte aumento dell'attività antisemita in ciascuno dei vostri Paesi. Gli ebrei stanno subendo vessazioni senza precedenti e gli attacchi contro di loro stanno diventando un evento comune. Avete la responsabilità di opporvi a questa piaga, denunciare la violenza e proteggere le comunità ebraiche. Purtroppo, le vostre azioni per legittimare uno stato terrorista palestinese non faranno altro che alimentare ulteriormente le violente folle antisemite.

Procedere con il riconoscimento metterà il vostro Paese in contrasto con la politica e gli interessi statunitensi di lunga data e potrebbe comportare l'adozione di misure punitive in risposta. Gli Stati Uniti sono impegnati a garantire la sicurezza di Israele e a promuovere una pace giusta e duratura in Medio Oriente attraverso negoziati diretti. Il riconoscimento unilaterale di uno stato palestinese mette a repentaglio questo processo. Rischia di perpetuare le tensioni e di favorire le entità terroristiche che mirano alla distruzione di Israele. Grazie per l'attenzione a questa questione urgente e attendiamo con ansia una vostra risposta".

Posizione palesata, in altre parole, anche oggi 22 settembre allorché un portavoce del Dipartimento di Stato Usa ha definito "puramente simbolico" il riconoscimento della Palestina. "Il nostro obiettivo - afferma - rimane una diplomazia seria, non gesti di scena". "Gesti di scena" altrove per la verità rivendicati come atti necessari a ripristinare gli equilibri in Medio Oriente, ma soprattutto come pressing affinché Netanyahu si sieda al tavolo di negoziati giusti.

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