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Gaza, bambino di 9 anni Rateb Abu Qleiq con gamba costruita con tubo di plastica, coltello da tavola e spago dopo aver perso arto in un raid - VIDEO

Nelle immagini Rateb racconta con voce ferma la sua storia: "Ho detto a mio fratello di prendere un tubo, così posso giocarci a calcio", spiega. Con un incredibile spirito di resilienza, il bambino mostra come è riuscito a legare un tubo dell’acqua a ciò che resta della gamba, riuscendo così a calciare ancora un pallone

22 Settembre 2025

Un tubo di plastica, un coltello da tavola e uno spago, per poter continuare a tirare calci a un pallone. Sono diventate virali in queste ore le immagini di Rateb Abu Qleiq, bambino di 9 anni di Gaza che, dopo aver perso una gamba in un raid israeliano, si è costruito da solo una protesi di fortuna pur di non rinunciare alla sua passione per il calcio. Durante il genocidio in corso che gli ha portato via l’arto, il piccolo ha perso anche la madre e un fratello.

Il video che ha commosso i social è stato girato dal giornalista di Gaza Tamerh Qeshta. Nelle immagini Rateb racconta con voce ferma la sua storia: "Ho detto a mio fratello di prendere un tubo, così posso giocarci a calcio", spiega. Con un incredibile spirito di resilienza, il bambino mostra come è riuscito a legare un tubo dell’acqua a ciò che resta della gamba, riuscendo così a calciare ancora un pallone.

"Sono stato sfollato dal nord a Deir el-Balah", aggiunge. Poi ricorda il giorno della tragedia: "Tre mesi fa ero dai miei zii con i miei fratelli, e siamo stati bombardati. Mia madre è stata uccisa, mio fratello è stato ucciso. La mia gamba è stata tranciata, ma ho messo un tubo. Mi sono rimasti un fratello e una sorella".

Un altro video, girato dal fotogiornalista Fadel Mghari, mostra Rateb indossare una maglietta del Barcellona di Lionel Messi, mentre con il fratello taglia il tubo con un coltello da tavola per adattarlo al moncone. Poi lo si vede fissare la “protesi” con uno spago e allontanarsi aiutandosi con le stampelle.

La storia di Rateb è stata ripresa anche dall’agenzia palestinese Quds News Network, che nel rilanciare le immagini ha sottolineato: "Nonostante il dolore e la perdita, sogna ancora di correre, di tornare a scuola e di riunirsi al padre, in attesa di una protesi che possa aiutarlo a recuperare la sua infanzia".

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