02 Marzo 2022
Arriva a Palazzo Reale a Milano la mostra fotografica “Ritratte – Direttrici di musei italiani”, il racconto di 22 donne che guidano le primarie istituzioni culturali del nostro Paese. L’allestimento promosso e prodotto da Palazzo Reale, Comune di Milano Cultura e Fondazione Bracco sarà visitabile gratuitamente dal 3 marzo nelle Sale degli Arazzi fino a domenica 3 aprile. Con questa mostra Fondazione Bracco continua nel proprio impegno per valorizzare l’expertise femminile presentando le professioniste che dirigono i luoghi della cultura italiani.
VIDEO-Ritratte, Diana Bracco: “Vogliamo essere d’ispirazione per le giovani donne”
Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco, in occasione dell’inaugurazione di Ritratte ha affermato a Il Giornale d’Italia: “Fondazione Bracco, che ormai ha più di 10 anni, si muove da sempre su tre direttrici: salute, sociale e cultura. Noi qui troviamo senza dubbio molte dei nostri temi riuniti, abbiamo la passione che rappresenta il fil rouge dell’attenzione alle donne in tutto ciò che facciamo e qui ci basiamo sulla competenza di queste donne direttrici di musei. La cultura perché effettivamente ci sono persone di grandissima competenza e ispirazione.
Ciò che voglio sempre sottolineare, dal momento che adesso stiamo parlando di donne nell’arte ma abbiamo anche parlato di donne nella scienza, di donne nell’economia, di donne filosofe, è che abbiamo spacchettato la figura femminile nelle diverse attività che è possibile fare. Questo è importante e noi vorremmo essere d’ispirazione per le donne più giovani e vedere entrare giovani leve femminili nei diversi settori, cosa che in questo settore sta già avvenendo.
Come sottolineava prima il Sovrintendente Piraina le donne a poco a poco stanno entrando con competenze e forza, portando delle ventate di classicismo perché questo lavoro è una sorta di laboratorio del passato per il laboratorio del futuro”, conclude.
VIDEO-Conflitto Ucraina, Domenico Piraina (Palazzo Reale): "Salvaguardare il patrimonio artistico"
Domenico Piraina, Direttore Palazzo Reale a Milano ha affermato a Il Giornale d’Italia: "Interessante iniziativa fotografica, progettata da Fondazione Bracco, che collabora con noi da diversi anni sul tema della valorizzazione dei talenti e della creatività femminile. Loro sono stati nostri partner insieme alla realizzazione della mostra de Le Signore dell'Arte, sia nell'attuale mostra su Tiziano e il 500 veneziano, che è in corso a Palazzo Reale e sta riscuotendo un notevole successo. Questa mostra è dedicata alle direttrici di molti musei italiani ed è in dialogo con un'analoga mostra che abbiamo realizzato circa 2 anni fa presso il nostro acquario civico dedicata invece alle donne scienziate. Noi pensiamo che sia la strategia di Fondazione Bracco, sia la strategia di Palazzo Reale volta alla valorizzazione dei talenti femminili, ha trovato questa unione e contiamo di poter andare avanti su questo percorso.
Vogliamo che questa mostra, attraverso l'esempio di tante donne che hanno assunto ruoli apicali nella direzione dei musei, diventi ispirazione per tante ragazze più giovani che intendono intraprendere questa carriera. Ciò che vogliamo dire è: "Ce l'hanno fatta queste donne, potete farcela anche voi". Questo è un messaggio di speranza e mira a riequilibrare la bilancia di genere tra maschi e femmine anche per quanto riguarda la direzione degli istituti museali.
Nei musei la situazione è comunque molto migliore rispetto a quella di altri comparti dell'economia perché la presenza delle donne nei musei è enormemente superiore a quella degli uomini. Nelle facoltà umanistiche e culturali le studentesse sono in numero significativamente maggiore rispetto a quello degli uomini, inoltre la partecipazione culturale ad eventi culturale è in maggioranza femminile. Tuttavia, quando si tratta di accedere alla professione o ricoprire ruoli apicali questo rapporto un po' si inverte a favore del genere maschile. E' vero che nei musei c'è stato un recupero della componente femminile nel raggiungimento dei ruoli di direzione strategica ma c'è ancora molto da fare.
Quando si parla di cultura è già qualcosa di molto vicino alla parola pace, cultura vuol dire conoscere anche le civiltà diverse da noi, la cultura costruisce ponti e non li distrugge. Basta pensare a tutti i rapporti internazionali che ha Palazzo Reale per realizzare tutte le iniziative di cui è protagonista, cioè assume un ruolo di diplomazia culturale notevole. Penso che quando si parla di cultura stiamo già parlando di un messaggio di dialogo e confronto, non sicuramente di un messaggio di guerra. Tra mille cose che si possono dire, sono anche preoccupato per la situazione in Ucraina sul patrimonio storico artistico notevole, che loro hanno. Basta pensare alla bellissima opera di Odessa di Caravaggio ma potrei parlare di tante altre opere. Io spero che questo patrimonio venga salvaguardato", conclude.
VIDEO-Ritratte, Gerald Bruneau: "Incentivare il ruolo delle donne nella società, non solo nell'arte"
Il fotografo Gerald Bruneau, che con i suoi scatti ha dato vita alla mostra fotografica Ritratte - Direttrici di musei italiani, inaugurata questa mattina a Milano, nella splendida cornice di Palazzo Reale , ha affermato a Il Giornale d'Italia: E' stato un grande viaggio all'interno dell'arte e queste signore rappresentano loro stesse delle opere d'arte. Per me è stato un viaggio durante il lockdown con le città chiuse, i musei aperti solo per me, dove ho incontrato queste donne straordinarie, che hanno dedicato la loro vita all'arte, a custodire tutti i tesori italiani e la storia dell'arte italiana. Mi sento dunque di fare un ringraziamento alla loro professionalità, gentilezza e umanità e un omaggio alle donne per incentivare il ruolo delle donne nella società, non solo nell'arte", conclude.
Emanuela Daffra, direttrice del Polo Museale della Lombardia ha affermato a Il Giornale d’Italia: "Innanzitutto il piacere di lavorare insieme a colleghe che sono anche amiche, insieme ad un fotografo di rara simpatia umana. D'altra parte il piacere di un riconoscimento reale, anche se attraverso un'esposizione, di un lavoro che molto spesso è durissimo ed è di fanteria di prima linea. Che all'interno del mondo culturale il ruolo femminile sia sempre più numeroso e significativo è ormai un dato da anni, mi piacerebbe che diventasse anche il segno distintivo di uno stile di lavoro con la cultura. Su questo credo che dovremmo cominciare a parlarne tra di noi che siamo coinvolte in questa splendida mostra organizzata da Fondazione Bracco.
A qualunque ragazza che vuole occuparsi di Beni Culturali e di Musei direi di studiare tantissimo, di non farsi fermare da chi dice che è una carriera complicata e difficile, ma di farsi guidare dalla passione, quello in qualche modo sempre compensa. Il fatto di lavorare su oggetti bellissimi e importanti per la nostra società è un elemento che ripaga ed è possibile arrivare ma competenza, volontà e fantasia", conclude.
Il progetto artistico con gli scatti d’autore del fotografo Gerald Bruneau si colloca nell’impegno della Fondazione per valorizzare le competenze femminili nei diversi campi del sapere e contribuire al superamento dei pregiudizi, così da incoraggiare una sempre più nutrita presenza di donne in posizioni apicali.
La mostra illumina vita e conquiste professionali di 22 donne alla guida di primarie istituzioni culturali del nostro Paese, una sorta di Gran Tour che tocca 14 importanti città italiane da Nord a Sud: da Trieste a Palermo, da Napoli a Venezia per citarne solo alcune. Il soggetto principale di “Ritratte” è la leadership al femminile. I musei, “luoghi sacri alle Muse”, sono spazi dedicati alla conservazione e alla valorizzazione del nostro patrimonio artistico, custodi del nostro passato e laboratori di pensiero per costruire il futuro. Inoltre, sono anche imprese con bilanci e piani finanziari, che contribuiscono in modo cruciale alla nostra economia. Dirigere tali istituzioni comporta competenze multidisciplinari, un connubio di profonda conoscenza della storia dell’arte e di capacità gestionali e creative.
Tra le protagoniste della mostra figurano i ritratti di Francesca Cappelletti, Direttrice della Galleria Borghese di Roma; Emanuela Daffra, Direttrice Regionale Musei della Lombardia; Flaminia Gennari Santori, Direttrice delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini di Roma; Anna Maria Montaldo, già Direttrice Area Polo Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Milano; Alfonsina Russo, Direttrice del Parco Archeologico del Colosseo; Virginia Villa, Direttrice Generale Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari di Cremona; Rossella Vodret, Storica dell’arte, già Soprintendente speciale per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma; Annalisa Zanni, Direttrice del Museo Poldi Pezzoli di Milano.
Fondazione Bracco da tempo è impegnata per contribuire alla costruzione di una società paritetica, in cui il merito sia il criterio per carriera e visibilità. Nel 2016 è nato a questo scopo il progetto “100 donne contro gli stereotipi” (100esperte.it) ideato dall’Osservatorio di Pavia e dall’Associazione Gi.U.Li.A., sviluppato con Fondazione Bracco, grazie alla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. La banca dati online raccoglie profili eccellenti di esperte, selezionate con criteri scientifici, in vari settori del sapere, strategici per lo sviluppo del Paese, allo scopo di aumentarne la visibilità sui media: l’ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics – dal 2016), le esperte di Economia e Finanza (dal 2017), Politica Internazionale (dal 2019), Storia e della Filosofia (dal 2021). Basti pensare che secondo il Global Monitoring Project 2020 in Italia nei media tradizionali le donne interpellate come esperte sono solo il 12%, contro il 24% dell’Europa.
Accanto alla banca dati online, Fondazione Bracco ha deciso di sviluppare una narrazione complementare. Nel 2019, sempre grazie alla collaborazione con Gerald Bruneau, è stata realizzata la mostra fotografica “Una vita da scienziata” con i ritratti di alcune delle più grandi scienziate italiane, da allora esposta in numerose sedi italiane e internazionali, tra cui Milano, Roma, Todi, Washington, Philadelphia, Chicago, Los Angeles, New York, Città del Messico e il prossimo 8 marzo a Praga.
In ottica di continuità e dialogo, l’esposizione “Ritratte”, dedicata al settore dei beni culturali, con il Patrocinio del Ministero della Cultura, aggiunge un importante tassello all’intervento di lotta agli stereotipi di genere e di promozione delle competenze, unico discrimine per qualsiasi sviluppo personale e collettivo.
“Siamo davvero riconoscenti a Diana Bracco e alla Fondazione per l’impegno instancabile a sostegno della leadership femminile in tutti i settori del sapere e del lavoro – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –. Un impegno che oggi viene declinato attraverso il tema del ritratto fotografico in una bellissima mostra d’arte che potrà essere ammirata liberamente da tutti i visitatori di Palazzo Reale. La mia riconoscenza va anche alle molte donne che a Milano sono impegnate in ambito museale e che, grazie alla loro competenza e alla loro passione, preservano, promuovono e arricchiscono il patrimonio artistico del nostro Paese”.
“Oggi alla guida di importanti istituzioni culturali del nostro Paese ci sono professioniste straordinarie che hanno raggiunto posizioni apicali grazie a competenze multidisciplinari, che uniscono una profonda conoscenza della storia dell’arte con capacità gestionali e creative” sottolinea Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco. “Valorizzare le loro storie grazie agli scatti di Gerald Bruneau ci è sembrato importante per ispirare percorsi analoghi da parte delle più giovani. Con il progetto #100esperte della nostra Fondazione, vogliamo infatti incoraggiare la presenza femminile in tutti i campi: dalla scienza all’economia, dalla storia alla filosofia, dall’arte alle istituzioni.”
“Il mio intento è stato quello di mettere in risalto, insieme all’incommensurabile vastità e bellezza del patrimonio artistico italiano, la bellezza di queste donne che si impegnano quotidianamente per rimettere i musei al centro di una proposta culturale elaborata in rete insieme ai soggetti più rappresentativi delle realtà in cui sono immerse, invitano alla partecipazione, stimolano confronto e pensiero critico” afferma il fotografo Gerald Bruneau. “Donne che vogliono rendere i musei nuovi luoghi di incontro e di riflessione, di conoscenza e di comunicazione, valorizzando i capolavori storici e accogliendo nuove esperienze artistiche. E che, per questo, sperimentano nuove e creative modalità di proposta culturale. Se abbiamo la speranza che la bellezza possa salvare il mondo, tocca anche a noi, insieme a loro, salvare la bellezza.”
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