04 Giugno 2021
In un momento in cui si stanno programmando i primi due eventi test su grandi discoteche a campione, per poter finalmente riaprire un settore economico tra i più socializzanti chiuso da un anno e mezzo, una mostra sancisce i 40 anni del Plastic, uno dei night club più iconici a livello internazionale.
VIDEO-Presentazione mostra "Dusk to Dawn. Fragments from the Plastic Archive"
Definire discoteca questo tempio della musica è riduttivo, si potrebbe associare a un incubatore di idee, un luogo di attrazione e condivisione delle anime creative della città o di passaggio da tutto il mondo. Un club con una forte attitudine alla ricerca artistica che soprattutto negli anni ottanta ha influenzato la vita culturale a livello internazionale, ha stimolato la libertà espressiva in tutte le sue forme, compresa quella legata a nuove sessualità.
Un luogo esclusivo e allo stesso tempo popolare, chiunque fosse legato alla sfera artistica e veniva a Milano faceva tappa al Plastic, da Grace Jones che prendeva un aereo semplicemente per passarci una serata, a Elio Fiorucci che era di casa, vi testava le sue idee e prendeva ispirazione dalla eterogenea platea, ma anche Andy Warhol, o più recentemente Lindsay Lohan.
Con questa mostra celebrativa Niccolò Quaresima, barman del Plastic, ha recuperato dalle cantine della discoteca dieci anni di documentazioni fotografiche su pellicola deteriorata dalle muffe e dagli attacchi esterni dal tempo. Con un processo di trasformazione ha riprodotto le immagini esaltando queste alterazioni naturali trasferendole su altri supporti, di acetato e di seta e ne ha fatto una rassegna in spirito con l’anima di una delle poche discoteche che potevano tener testa al mitico Club 54 di New York, che ha avuto tra l’altro una vita decisamente più breve.
Gli spazi del FuturDome ripropongono le due sale del primo Plastic di Viale Umbria, nella prima vengono proiettate con un Carousel le immagini originali delle diapositive sulle pareti dai colori stratificati dell’edificio, nell’altra sala viene esposta una ricerca grafica che si basa sull’archivio storico del Plastic con gli inviti che hanno lanciato la tendenza di usare i fliers del night club come un mezzo di comunicazione che evoca momenti salienti, con massime di artisti che congelano i vari momenti di attualità, tra cui la celebre frase identificativa al neon “Le Cubisme n’est pas le Parallelism”, oppure “Lack of Charisma Can Be Fatal” di Jenny Holzer o “You are not Yourself” di Barbara Kruger.
Saranno poi proiettati due film di Nicola Guiducci, storico DJ e direttore artistico del Plastic, realizzati con immagini d’archivio e frasi da lui scritte in un mix tape corredato di registrazioni delle serate in consolle, da cui si potrà avere un’idea del genere musicale d’avanguardia che con il parterre e l’atmosfera trendy ha costituito la base fortemente attrattiva del locale, in attesa che possa finalmente riaprire.
Atto Belloli Ardessi, direttore artistico e curatore di FuturDome, spiega lo spirito dello spazio che accoglie la mostra: “si tratta di un museo indipendente installato in un edificio residenziale di stampo Liberty, dove si scandagliano tutti i microcosmi che per noi rappresentano il concetto di contemporaneità. L’arte ritrova la sua radice domestica, ci sono anche abitazioni di condomini che si sentono coinvolti a partecipare in questa dimensione di condivisione artistica. Gli interni erano la sede delI’Istituto Internazionale degli studi sul Futurismo ISISUF fino alla fine della guerra, sono stati lasciati grezzi e gli artisti interpretano spazi che hanno una loro stratificazione storica con cui si deve interagire. Qui si sviluppano progetti come missione, vengono prodotti artisti italiani e internazionali, ospitandoli anche per dei periodi.”
FuturDome via Giovanni Paisiello 6, 20131 Milano
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia