08 Luglio 2024
A distanza di quattro giorni dall'abbattimento di oltre 20 alberi sani presenti nel Giardino Scaldasole dell'omonima via a Milano, nella piccola oasi verde, c'è la devastazione. Chiunque passi non riesce a spiegarsi quanto accaduto mercoledì 3 luglio 2024, senza alcun preavviso, quando il Comune di Milano ha inviato gli operatori della GIVO Company di Melegnano per abbattere tutta le piante del "polmoncino verde" che rappresentava un punto di ristoro e di riferimento per tutti gli abitanti della zona e che, con la sua biodiversità e le se piante rigogliose cresciute in 15 anni, contribuiva a rendere fresca l'aria e a ridurre l'inquinamento in un'area milanese ad alta densità di uffici, abitazioni, negozi, bar e ristoranti. Dopo il precedente del bosco di via Falck-Casa del giovane, è stato l'ennesimo abbattimento di alberi nell'area comunale di Milano ad aver suscitato l'indignazione dei residenti.
Abbiamo chiesto alla presidente di Arpa Lombardia, Lucia Lo Palo, il presunto report che avrebbe indicato la necessità di dover bonificare il terreno, da cui sarebbe derivato l'abbattimento massivo degli alberi, terreno già comunale e di composizione analoga a tutti i terreni di Milano. Siamo in attesa di ottenere il documento per capire la situazione.
Nonostante l'assessore all'Ambiente, Elena Grandi, abbia negato lo scempio sostenendo che "sono stati tagliati solo 3 alberi, dei quali 2 vecchi ailanti pericolanti e malati", le immagini dimostrano una situazione completamente diversa. Sono oltre 20 gli alberi abbattuti, fra cui tre castagni, tre melograni, tre aceri di cui due bordeaux e uno verde, un nocciolo, piante di bambù, mandorli, querce, lecci, nespoli, piante fiorite e altre. Tutti sani, rigogliosi e costruiti a distanza di vari metri dalle case., contribuendo a rinfrescare la zona, con conseguenti maggior benessere per le persone e minori consumi di elettricità per i condizionatori.
I residente della zona e i passanti continuano a domandarsi perché siano stati abbattuti tutti questi alberi, quando ne andrebbero piantati altri, soprattutto dopo i violenti temporali dello scorso anno e delle ultime settimane, che hanno fatto crollare oltre 4mila piante in tutta la città, molte delle quali non sono ancora state reimpiantate.
Il Comune non ha comunicato che cosa accadrà ora. Gli alberi abbattuti sono ancora tutti stesi a terra, a pezzi. L'unica cosa certa è che al momento non è possibile utilizzare, come invece accadeva fino a pochi giorni fa, quel piccolo fazzoletto di terra come luogo per eventi di cultura e ricreativi o come angolo in cui trovare pace e serenità e in cui portare i bambini dopo la scuola.
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