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"Phica", le indagini della polizia postale si allargano sul giallo della società di Vitiello aperta a Genova

Inquirenti a caccia di eventuali collaboratori liguri del gestore del sito sessista finito sotto accusa perché pubblicava foto hot e commenti scabrosi

05 Settembre 2025

"Phica", le indagini della polizia postale si allargano sul giallo della società di Vitiello aperta a Genova

Scoprire cosa (o chi) lega Vittorio Vitiello, il quarantacinquenne originario di Pompei (Napoli) ma residente a Scandicci (Firenze), accusato di essere il presunto gestore del sito Phica.eu, a Genova. È il compito affidato dalla Procura di Roma, che sta conducendo l’indagine sul forum che prendeva di mira donne famose e non pubblicando le loro foto, e facendole commentare da utenti che usavano frasi sgradevoli e sessiste, al Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Liguria. Nella capitale hanno accertato che Vitiello alla Camera di Commercio della Lanterna aveva registrato una società di marketing - la Lupotto srls - che utilizzava per ingaggiare influencer che dietro compenso pubblicizzavano le sue attività sui social.

Una società con un fatturato di 150 mila euro (in due anni) aperta nel 2023, che aveva preso il posto di un’altra attività simile che il quarantacinquenne aveva registrato a Firenze anni prima. Era stato costretto a chiuderla, però, quando era finito nei guai, nel 2019, per le prime denunce che erano state presentate contro Phica.eu: il sito era stato accusato di diffondere foto di personaggi pubblici senza alcuna autorizzazione. Non solo: nel novembre del 2018 decine di donne fiorentine si erano rivolte alle forze dell’ordine dopo aver appreso casualmente che il loro corpo era finito sul web (che allora si chiamava Phica.net). Foto normali, di persone sconosciute al grande pubblico, che però erano state rubate e inserite in un blog pieno di contenuti porno. All'epoca, Vitiello si era mostrato collaborativo fornendo gli indirizzi IP del sito agli agenti informatici della Toscana. E aveva rimosso tutto, senza battere ciglio.

Mentre stavano indagando su di lui, “Bossmiao” (questo il nickname con cui il quarantacinquenne era conosciuto dagli altri internauti e dai suoi utenti, ndr) si spostava a Genova. Perché? Gli investigatori sospettano che in Liguria ci siano dei collaboratori di Vitiello, ed è per questo che avrebbe scelto la Lanterna per registrare Lupotto srls. Collaboratori che, secondo quanto ipotizzano nella capitale, lo hanno aiutato nella gestione del forum chiuso recentemente dopo le accuse di sessismo. E che potrebbero avergli dato una mano anche a gestire il flusso di file, di fatto schedando le vittime con tanto di nome, cognome e indirizzo di casa. In una delle sezioni di Phica.eu addirittura c’era un vademecum su come piazzare microcamere per scattare foto a donne ignare nei camerini dei negozi e negli spogliatoi delle palestre. Ancor più eclatante il tariffario proposto a una donna che voleva cancellare una serie di link e foto che la riguardavano: dopo l’offerta di pacchetti da 300 a 700 euro per la rimozione e il blocco di contenuti, la signora ha denunciato tutti. Un episodio sconcertante che potrebbe nasconderne degli altri simili. Forse gestiti dal ramo genovese di phica.

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