01 Luglio 2025
Un cambio di vita e un sogno, realizzare prodotti di qualità senza compromessi seguendo una crescita etica e cercando di lasciare il mondo migliore di come è stato trovato.
Tre amici, Elisa Dalle Pezze, laureata in marketing e con un precedente negozio di ottica, Luca Dal Corso, ingegnere ambientale, e Francesco Borioli, ingegnere industriale con la passione della lievitazione, fondano nel 2015 la realtà Infermentum.
Partiti dieci anni fa senza condizionamenti a preparare apnettoni per le festività in un garage della provincia di Verona, i due ingegneri e la specialista in marketing aprono un piccolo laboratorio di lievitati, passati in poco tempo dai 500 del primo anno, ai 12.000 del secondo anno, fino a giungere nel 2024 centomila lievitati ordinati per le feste di Natale.
Nell’azienda dinamica e in espansione, situata a Stallavena, ci si emoziona ancora nel fare le cose fatte bene, con solida mission al centro la qualità del prodotto tanto quanto il benessere dei dipendenti e l’attenzione verso la sostenibilità.
Il fatturato oggi raggiunge i 3 milioni di euro, salendo tutt’ora del 20%, con più di 300 negozi di distribuzione dei prodotti in Italia (più il sito diretto e-commerce) e la presenza in cresciata in dodici paesi del mondo.
“Ci sentiamo ancora un laboratorio artigianale e abbiamo uno staff di circa cinquanta persone a rotazione con gli artigiani e i fornitori ci stanno accompagnando dall’inizio.
Siamo ossessionati dalla qualità e dalla pratica del giusto equilibrio tra lavoro e vita privata. Qui le idee arrivano per contaminazione, sia nella ricerca di nuovi ingredienti e partner, sia nelle nuove applicazioni del nostro iconico lievito madre, una materia viva che curiamo dal 2014 e ha recentemente ottenuto la certificazione dal Consorzio per la Tutela del Lievito Madre da Rifresco”.
La nuova sfida che si aggiunge al successo dei prodotti dolci è quella verso il mondo salato, cominciando con la base per una pizza soffice e digeribile, poi il pane per i panini e gli hamburger e chissà cosa altro arriverà, sempre con la solita compostezza razionale, etica e sentimentale.
Intanto impacchettati con i sacchetti di carta signature (riciclabili come portapane, portavaso o contenitore) le delizie di successo, create con ingredienti genuini, il meno raffinati possibile, ricorrendo ad eccellenze come le farine Molino della Giovanna, il cioccolato di Valrhona, i canditi di Agrimontana.
Un assaggio d’estate vale la pena farlo con i morbidi Bauletti (alla Gianduia, all’Albicocca, al Cioccolato Bianco e Amarena oppure Caffè, all’Uvetta o quello Rustico) e la soffice Torta di Rose, da riscaldare leggermente e servire con crema o gelato, frutti di bosco o fragole.
Si aggiungono i vari biscotti artigianali, dallo Sbrisolotto al Muscovado, e perché no i lievitati di tradizione, che oramai la pasticceria tende a destagionalizzare, con apprezzamento dell’utenza anche straniera.
I vari tipi di panettoni (fra i quali quelli ai Tre cioccolati, Fichi, Mele e Noci, Senza Canditi, Senza Lattosio), il dolce Quattrogusti, composto da quattro spicchi con ripieni diversi (perle di cioccolato, amarene, albicocche e marroni), la proposa Integrale ai Frutti di Bosco e Cioccolato Bianco, il Monte Nuvola, le colombe e le edizioni speciali e super limitate.
I clienti e i golosi possono fissare le visite in laboratorio, su un calendario specifico, per mettere le mani in pasta e godersi poi un aperitivo.
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