04 Aprile 2025
Fondazione Prada Milano apre altre due mostre, una dedicata all’indagine sulla fotografia tedesca del Novecento, l’altra parla del sublime nulla, con una forma di pittura negativa di rigore assoluto.
La prima si intitola ‘Typologien: Photography in 20th-century Germany’, curata da Susanne Pfeffer, direttrice del Museum Mmk Für Moderne Kunst di Francoforte, e riunisce oltre 600 opere fotografiche di venticinque artisti che hanno indagato il principio della tipologia, teoria nata nel XVII e XVIII secolo prima nel campo della botanica per classificare le piante.
‘NADA’ di Thierry De Cordier espone dieci dipinti di grandi dimensioni, sviluppati in altezza e illuminati dalla luce che sperimentano la grandezza del nulla.
Nella stessa via, Orobia al civico 26, si entra da MEGA Art Fair (visitabile fino al 6 aprile), uno spazio recuperato del quartiere Scalo di Porta Romana, nel cortile di Fondazione ICA, dove una collettiva di gallerie e artisti internazionali portano le loro opere di arte contemporanea, performance e talks di approfondimento.
Presente anche l’artista italo argentino Mariano Franzetti con le caricature ‘ELLOS’ trasformate in sculture, ceramiche e dipinti, singoli oppure disposti in tableau vivant ricchi di simbolismi e allusioni.
A Meet Digital Cultura Center, in via Vittorio Veneto 2, una esposizione di arte digitale sensoriale e onirica riflette su natura e artificio, memoria e futuro, con video virtuali e il riciclo di apparecchiature elettriche ed elettroniche in disuso.
‘Realia’ di Sabrina Ratté porta nel primo centro internazionale per l’Arte e la Cultura digitale d’Italia, con il supporto di Fondazione Cariplo, un’esperienza interattiva nella quale tecnologia e biologia si fondono in un viaggio alla ricerca di nuovi modi di abitare e immaginare il mondo.
L’azienda Finsa, presso l’Ordine degli Architetti di Milano in via Solferino 17, invita ad entrare in un percorso sensoriale attraverso un bosco in legno abitato da sculture luminose, realizzate artigianalmente dall’artista e designer spagnolo Arturo Álvarez.
Nella nuova Galleria M77 arriva una delle fotografe più influenti e innovative del panorama attuale, Ming Smith in ‘I paint with light’, prima esposizione personale europea, in un mix fra tecniche fotografiche tradizionali e audaci sperimentazioni artistiche.
Visitabile fino al 27 aprile 2025, in anteprima assoluta mondiale al Museo di Storia Naturale, il famoso fotografo Fabrizio Ferri ritrae volti hollywoodiani in grande formato che testimoniamo in modo scenografico l’effetto devastante delle plastiche e delle microplastiche negli oceani.
Ritratti di Susan Sarandon, Helena Christensen, Misty Copeland, Willem Dafoe, Charlotte Gainsbourg, Gala Gonzalez, Julianne Moore, Bridget Moynahan, Carolyn Murphy, Isabella Rossellini e Naomi Watts, scattati nella collettiva ‘Breathtaking’ come se fossero asfissiati dalla plastica, con al centro della sala, una bara di vetro trasparente riempita d’acqua, nel silenzio assordante degli abissi.
Un omaggio al Bramante nel chiostro piccolo del complesso di Santa Maria delle Grazie arriva dall’architetto e designer Luca Trazzi. Il suo ‘Graffito di Luce’, un’installazione situata in giardino e nella sacrestia adiacente la chiesa, realizzati con la collaborazione di FAN Europe Lighting, crea tre percorsi, molto suggestivi di sera, associati alla simbologia del numero otto.
Gilda&Co, nuovo spazio dedicato al design in via Plinio 37, ospita ‘Cose In Ballo’, immagini in bianco e nero e oggetti degli Anni '50 - '70, in interazione fisica fra di loro e fotografati da Aldo Ballo, artista noto per il suo contributo alla fotografia di design industriale e pubblicitaria.
Le opere pop di Marco Lodola e il legno lavorato di Daniele Fortuna creano ‘Luci e Colori: Dialoghi Contemporanei’, in esposizione presso le Boutique Giusti di Via Spadari e Corso Como, azienda famosa per il Balsamico, maturato pazientemente nelle antiche botti, con la collaborazione di Deodato Arte, uno dei principali attori nel mercato internazionale di settore.
In corso venezia 52, indirizzo della Fondazione Luigi Rovati, arrivano in scena i ‘Lakapoliesis’, firmati da Matteo Cibic: due sculture di grande formato in alluminio riciclato e alcuni prototipi botanici ibridi e futuristici, da accarezzare e persino annusare.
Il gruppo di artisti di pixel art eBoy, curano l’installazione murale presso le ceramiche Bisazza, una serie dimosaici pop con effetto sorprendente, esposti accanto ai nuovi decori della collezione Marmo e Marmosaico disegnati da Doriana e Massimiliano Fuksas, fondatori di uno degli studi di architettura più affermati a livello internazionale.
Elena Salmistraro trasforma il palazzo di Eataly Milano Smeraldo in un Giardino delle meraviglie, in collaborazione con Interni Cre-Action, con piante ed elementi naturali che proseguono pure sull’esterno della facciata volta su Piazza XXV Aprile.
A Palazzo Coin di Piazza Cinque Giornate prendono vita le collezioni Exotic Jungle e Souvenirs de Voyage di Simone Guidarelli e dell’azienda Weissestal, un ensable artistico di colibrì variopinti, scimmiette curiose, vegetazione rigogliosa, viceversa pattern evocativi di viaggi emozionali, con fontane rinascimentali, giardini, giraffe, struzzi e paesaggi orientali. L’esperienza prosegue al piano -1, dove due scatole magiche simboleggiano i portali verso un universo fiabesco e incantato.
Lo spazio di via Cernuschi 1 di Plinio Il Giovane si trasforma in teatro-showroom con diversi appuntamenti nella settimana del design. Gli arredi di G.T.Design e gli attori di Fringe Milano Off narrano l’abitare e il vivere contemporaneo.
10 Corso Como e Yohji Yamamoto collaborano in occasione del Fuorisalone (fino al 22 aprile) e creano uno spazio pop-up immersivo con la storia del designer rivoluzionario dell’antitesi all’abbigliamento tradizionale occidentale. Un incontro armonioso tra arte, moda e innovazione, eredità intramontabile di Yamamoto come pioniere del design d’avanguardia.
Viceversa, il chiostro del Piccolo Teatro Grassi ospita la mostra Gastel@Kartell, Il copione di un’amicizia per immagini, con scatti che uniscono volti, figure e oggetti sottoforma espressiva e teatrale.
Dall’archivio Kartell, le immagini firmate dal fotografo Giovanni Gastel, volute da Claudio Luti, attento e convinto sostenitore della contaminazione dei linguaggi di moda e design, che ritraggono gli oggetti identitari della Maison.
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