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Il romantico e ironico dress code formale di Vivetta a Milano Moda Donna

Costruzioni anni ’60 per divise college e bon ton moderne decorate con collane, fiocchi, collo mani, cravatte regimental ed effetti trompe-l’œil sartoriali.

02 Marzo 2025

La designer Vivetta Ponti, affinati i suoi talenti all’Accademia di Belle Arti prima di innamorarsi del mondo della moda, dei ricami, delle decorazioni e di elaborate tecniche di abbellimento, debutta con l’omonima etichetta nel 2009.

“Disegnare abiti per me è come creare arte da indossare, poiché i vestiti sono per me il mezzo migliore per avvicinare le arti alle persone.”

Ispirata da diverse discipline artistiche, dal design alle illustrazioni, le fotografie e la piuttura, ricerca nella costruzione dei capi il modo per trasfomare materia in pensiero e portarlo indossato addosso.

La collezione autunno-inverno 2025 presentata a Milano Moda Donna è un viaggio fra i capisaldi del marchio, giocosa reinterpretazione provocatoria del dress code formale tradizionale.

Le divise college e bon ton si arricchiscono di dettagli, portati con nonchalanche in passerella da pantofoline, mocassini e scarpette ballerina o comunque tacchi bassi per una femminilità più intellettuale che non ha bisogno di stereotipate altezze.

Collane, cashecoll, fiocchi, il collo mani, maxi cravatte regimental, realizzati a mano da esperti artigiani, sono la firma d’antan delle vanità di Vivetta, citazioni della tradizione classica rivisitare con ironia e romanticismo.

Sulle silhouette, i trompe-l’œil sovrapposti su giacche e cappottini tramite materiche illusioni ottiche si alternano ai ricami di gambi e corolle, frutti e piante erbacee oppure ali di farfalla.

Il divertissement di applicare fiocchi romantici, singoli o moltiplicati, fanbo parte degli archetipi della femminilità poetica.

Il rimando alle costruzioni anni ’60 viene rivisitato attraverso un prisma di sartoria contemporanea che non rinuncia al colore pieno e talora contrastante, tra vestibilità minute e all’opposto ingigantite.

Dal romanticismo all’ironia e ritorno, in un universo sfaccettato che ogni stagione Vivetta esplora intrecciando una serie di temi e di fonti di isprazione libere, tendendo sempre ben al centro l’artigianato Made in Italy.

 

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