27 Febbraio 2024
Giorgio Armani con la sua moda rappresenta da sempre un ponte contemporaneo e attuale indelebile tra passato e presente.
Lo stilista, di nascita piacentino ma milanese d’adozione, per la sua collezione Giorgio Armani Autunno Inverno 24/25, affida l’apertura a Gina Di Bernardo, una donna che incarna profondamente i valori Armani e volto intramontabile delle campagne pubblicitarie tra gli anni ’80 e ’90.
La collezione Giorgio Armani intitolata “Fiori d’Inverno”, è un inno di grazia e speranza che trova la propria linfa vitale nella forza della natura.
E’ nella scelta di decorare gli abiti con fiori, alcuni appena sbocciati, altri vigorosi, che il messaggio di Armani arriva dritto e appare evidente: la riscoperta della bellezza, dell’appartenenza ad un mondo in cui la natura è energia e fa parte di noi.
L’aspetto floreale diventa non più semplice decoro, ma un tutt’uno armonioso con la silhouette femminile, valorizzando le forme aeree e fluide, donando un senso di grazia alle modelle che sfilano. Gli abiti diventano parte della figura femminile, quasi in una metamorfosi naturale eterea e sospesa.
Re Giorgio definisce un universo femminile in cui la moda diventa estensione naturale del corpo e della mente della donna. Sentirsi rappresentate da ciò che si indossa; emanare luce e bagliore positivo senza stridori o egocentrismi. I fiori rappresentano il sussurro gentile di Armani che, proprio nella natura, e quindi nei fiori accompagnati da libellule ricamate, trova la luce di ogni donna. Un bagliore che sa di infinito e di una moda che non può appassire, ma ricca di speranza.
La collezione, dove la palette è una gamma di blu notturni, di neri intensi, di verdi scuri che appaiono però sempre luminosi, tattili, sia per il bagliore dei velluti, del raso e delle sete tecniche, sia per l’intensità del bouclé in morbida lana e dei ricami, è un manifesto d’amore per la moda, mai volgare, e per le donne.
La silhouette femminile, verticale e leggera, è composta da giacche con maniche svasate, lunghi cappotti, pantaloni liquidi. Di sera gli abiti lunghi e preziosi disegnano una figura slanciata e poetica. La visione è impalpabile e vibrante: una donna che sboccia nel freddo, con ai piedi sneaker o stivali bassi, sempre lieve e presente.
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