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Attacco terroristico a Vienna, il sindaco: 'Sparavano a caso nei locali'. Ecco cosa è successo

03 Novembre 2020

Attacco terroristico a Vienna, il sindaco: 'Sparavano a caso nei locali'. Ecco cosa è successo

Fonte: lapresse.it

Vienna nell'incubo: città vittima di un attacco terroristico. Morti e feriti. Il sindaco: "Sparavano a caso nei locali".

"Diversi sospetti armati di fucili" hanno sparato "in sei diversi punti" della capitale austriaca, come riferisce la polizia nel tentativo di ricostruire la sequenza di fatti, iniziati attorno alle 20. La polizia conferma la morte di una persona, il ferimento di molte, tra cui un agente, e l'uccisione di un sospetto da parte degli agenti.

Il primo attacco è avvenuto vicino alla sinagoga a Schwedenplatz di Vienna e ad alcuni uffici della comunità ebraica, secondo i media austriaci. Sarebbero almeno sette le vittime. L'assalto sarebbe stato opera di diversi attentatori, uno dei quali con una cintura esplosiva sarebbe stato ucciso. 

Come riporta AdnKronos, gli altri sarebbero ancora in fuga. Un agente di polizia è morto per le ferite riportate come riferisce il Kronen Zeitung. Se la sinagoga fosse effettivamente uno dei bersagli dell'attacco terroristico in corso a Vienna, si tratterebbe del terzo attentato in poco più di 40 anni. Nell'aprile 1979 un chilogrammo di esplosivo al plastico esplose nel cortile della sinagoga viennese, e l'attentato venne rivendicato da un gruppo terroristico palestinese. Nell'agosto 1981, ancora il terrorismo palestinese colpì la sinagoga di Seitenstett, uccidendo due persone e ferendone gravemente 21.

Come riportano i media austriaci per le strade della città si vedono scene da guerra, la polizia fa sdraiare per terra i passanti davanti al teatro dell'Opera per perquisirli. Impossibile l'accesso al centro della città.

Gli attentatori responsabili dell'attacco di questa sera a Vienna, riporta sempre AdnKronos, "sono pericolosi e hanno armi pesanti" ha detto il ministro dell'Interno austriaco Karl Nehammer, ribadendo l'invito a restare a casa. "La situazione è molto difficile, dobbiamo essere uniti" ha aggiunto nel corso di una conferenza stampa notturna, spiegando che martedì "le scuole sarebbero state chiuse" e chiedendo ai genitori di non far uscire i propri figli. Ci sarebbe, infatti, almeno un altro "terrorista in fuga". Un altro pesantemente armato, equipaggiato con un fucile d'assalto automatico, aggiunge, è stato eliminato. "Se non avete motivi professionali seri o motivi seri di altro genere" non uscite, evitate il centro cittadino e "tenete i bambini a casa". "Questo è il giorno più difficile a cui assiste l'Austria da molti anni" ha voluto sottolineare. "Ci sono blocchi nel cuore di Vienna e faremo controlli ai confini dell'Austria. Abbiamo un pericolo davanti a noi e dobbiamo cercare di difenderci". "Erano le 20 e sono stati segnalati colpi d'arma da fuoco - ha ricostruito il ministro dell'Interno, parlando dei primi momenti dell'attacco -. Macchine della polizia si sono recate sul posto. Poi contemporaneamente in altri punti della città ci sono stati altri attacchi, non si è ancora capito come è avvenuto il tutto. Una persona è stata uccisa e altre sono ferite e ricoverati in ospedale". Nehammer ha spiegato che ora le priorità sono due: cercare di fare in modo che le persone "possano a un certo punto lasciare i luoghi dove si sono rifugiate" e rintracciare l'altro attentatore. "Sappiamo che uno dei terroristi è stato ucciso ma non possiamo dire nulla di più, non possiamo ancora prevedere nulla"."Alle 6 del mattino daremo informazioni sugli sviluppi" ha concluso.

L'attentatore è stato ucciso dalla polizia davanti alla Chiesa di San Ruprecht e avrebbe avuto una cintura esplosiva e portava con sé una borsa carica di munizioni. A rieferirlo è un membro dell'unità di crisi, secondo quanto riporta il giornalista dell'emittente Orf, Patrick Budgen. L'attacco terroristico di Vienna, scrivono sul web gruppi jhadisti, secondo quanto riporta Site, fa parte del "conto" per la partecipazione austriaca alla coalizione anti Isis guidata dagli Usa.

Ecco alcune testimonianze riportate da AdnKronos. "Almeno 50 colpi d'arma da fuoco" sono stati sparati nell'attacco di questa sera a Vienna nei pressi della sinagoga, ha raccontato un testimone alla tv austriaca, mentre un altro ha detto di aver visto "correre una persona con un'arma automatica che sparava all'impazzata". "In termini numerici non possiamo ancora essere precisi, stiamo facendo un bilancio" ha detto un portavoce delle squadre di soccorso intervenute sul posto. Secondo l'Apa, un agente di polizia è morto e al momento almeno tre persone sono state ricoverate in ospedale.

Gli assalitori di Vienna hanno sparato a caso alle persone che si trovavano nel giardino di un bar, ha riferito al Kurier il rabbino Schlomo Hofmeister, che vive in un appartamento che si trova direttamente sopra la sinagoga della città. Secondo la sua testimonianza, "l'autore si è mosso in direzione di Hoher Markt e della chiesa di San Ruperto" e avrebbe sparato alle persone che erano sedute nel giardino di un pub in Judengasse e Seitenstettengasse, "non ha mirato alla sinagoga".

"La Wiener Linien non si ferma più nel primo distretto. Resta al sicuro, lascia immediatamente i luoghi pubblici", ha twittato la polizia di Vienna, chiedendo di restare a casa. Anche il sindaco di Vienna Michael Ludwig in una serie di tweet ha invitato i cittadini a "non uscire" e a "mantenere la calma". Ludwig si dice "profondamente sbigottito" dalle notizie della sparatoria avvenuta nel centro cittadino e parla di "immagini scioccanti".

La polizia viennese ha, inoltre, ripetutamente invitato i cittadini a non postare sui social media foto o video dell'attacco alla sinagoga cittadina e dell'operazione in corso, per non comprometterne l'efficacia.

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