01 Luglio 2020
L'indice Pmi manifatturiero dell'Eurozona a giugno sale a 47,4 punti, dopo la fine del lockdown. L'indice è calcolato da Ihs Markit e si attesta ai livelli più alti degli ultimi 4 mesi. A maggio era a 39,4. L’indicatore resta tuttavia al di sotto della soglia che differenzia un'economia in espansione da una in contrazione, ossia sotto al 50. Questo accade per il 17esimo mese consecutivo.
“Il Pmi finale di giugno aggiunge altri segnali che le aziende manifatturiere dell’Eurozona stanno osservando una forte iniziale ripresa per via dell’allentamento delle misure restrittive da Covid19". Così Chris Williamson, Chief Business Economist presso Ihs Markit. "L’incremento dell’indagine di giugno è indicativo di un crollo della produzione a un tasso annuale di appena il 2%. Tale lieve contrazione - spiega - rappresenta un forte cambio di direzione su base mensile dei dati ufficiali rispetto al crollo di quasi il 30% riportato durante il picco delle restrizioni di aprile. Forte ripresa anche per le previsioni per i prossimi dodici mesi per via della speranza che la crescita economica continuerà la sua ascesa". "Anche con questi aumenti però - sottolinea ancora l'analista - i livelli della produzione e della fiducia rimangono al di sotto dei picchi del periodo pre-pandemico e la persistente debolezza della domanda combinata all’attuale distanziamento sociale probabilmente freneranno la ripresa. L’attenzione adesso si rivolge alla possibile sostenibilità degli aumenti degli ultimi due mesi o se svanirà ancora una volta dopo questa ripresa iniziale".
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