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Malgara, MIA Photo Fair: “Quindicesima edizione il tema: la metamorfosi; la fotografia resta un medium capace di raccontare il presente”

MIA Photo Fair 2026 annuncia la quindicesima edizione tra metamorfosi e un investimento di 80.000 euro, mmagine guida particolarmente significativa, realizzata dall’artista William Widmann

25 Novembre 2025

Francesca Malgara, in vista della quindicesima edizione di MIA Photo Fair in programma dal 19 al 22 marzo 2026, ha illustrato a Il Giornale d’Italia le principali novità della fiera, centrata sul tema della metamorfosi e sostenuta da un investimento di 80.000 euro ripartito in nove premi dedicati al sistema fotografico.

Siamo arrivati alla quindicesima edizione di Mia Photo Fair, quale è il tema scelto e gli argomenti affrontati?

La quindicesima edizione si terrà dal 19 al 22 marzo 2026 e abbiamo scelto il tema della metamorfosi per riflettere sul tempo che passa e sulle sue trasformazioni. Non si tratta di un cambiamento di identità, ma di un’evoluzione di forme: la fiera stessa, in questi anni, si è progressivamente trasformata diventando qualcosa di nuovo pur mantenendo la sua essenza.

Quest’anno abbiamo selezionato un’immagine guida particolarmente significativa, realizzata dall’artista William Widmann. Anche se non la vedete alle mie spalle per via dell’orientamento della sala, l’opera ritrae un cane con una parrucca. Widmann lavora proprio su queste metamorfosi: il cane si trasforma senza ricorrere a interventi digitali, perché la fotografia è una Polaroid, quindi priva di post-produzione. Quel cane ha davvero la parrucca e resta immobile durante lo scatto.

Questa idea di trasformazione rimanda anche alla storia della fotografia, che nel 2026 compie 200 anni: due secoli di mutamenti, di supporti analogici e digitali che hanno cambiato il volto del medium, pur lasciandogli intatta la capacità di raccontare il mondo contemporaneo.

A proposito degli 80.000 euro complessivi destinati ai premi, può approfondire qualcuno di questi riconoscimenti?

Siamo passati da un unico premio, nel 2012, a nove premi previsti per il 2026, con un montepremi totale di 80.000 euro destinato a sostenere l’intero ecosistema della fotografia: artisti, gallerie e curatori.

Non posso elencarli tutti, ma il più storico e significativo è il Premio BNL BNP Paribas, che prevede l’acquisizione di un’opera per la collezione della banca. C’è poi il Premio Casa Museo, pensato per le gallerie che sapranno interpretare al meglio il tema della fiera in dialogo con l’allestimento, così da incoraggiare progetti espositivi di qualità. Un altro riconoscimento importante è il Fondo Fiere di Parma, anch’esso un premio-acquisto che sostiene artisti e gallerie e confluirà nella loro corporate collection.

Accanto a questi, abbiamo diversi premi rivolti ai giovani: vere e proprie call pensate per favorire l’emergere di nuovi talenti. Il più recente è il Premio Superstudio, dedicato agli studenti tra i 18 e i 28 anni, o comunque agli studenti di scuole europee attive nel design, nella moda e nella fotografia, chiamati a raccontare una identità in trasformazione attraverso il ritratto e nuove forme di autorappresentazione.

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