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Fabbri (Hera): "Il 13% degli italiani utilizzano un servizio Hera, il nuovo Protocollo Appalti un modo per tutelare i lavoratori"

Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, nell'intervista rilasciata a Il Giornale d'Italia, ha spiegato come il Gruppo sta lavorando per una filiera più sicura, introducendo con il nuovo Protocollo Appalti misure a tutela dei lavoratori

02 Ottobre 2025

Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha rilasciato un'intervista a Il Giornale d'Italia durante la presentazione del nuovo Protocollo Appalti: un modello che ha come principale obiettivo tutelare il lavoro

Un nuovo protocollo Appalti con tre pilastri fondamentali, più tutele, più controlli, più partecipazione.   

Sì, noi come gruppo oggi siamo diventati uno dei principali operatori d'Italia sui servizi. Questa crescita dimensionale, ormai il 13% dei cittadini italiani hanno almeno un servizio da noi di qualità si è basata negli anni sul contributo fondamentale delle persone che lavorano per il gruppo.
L'anno scorso abbiamo fatto il patto del buon lavoro che definiva la strategia e gli obiettivi proprio per valorizzare le persone che lavorano per noi, quest'anno siamo per il Protocollo degli Appalti. Qual è la nostra filosofia? La nostra filosofia è che i nostri fornitori non sono un costo ma sono un valore per l'azienda. Allora, come declinare questa filosofia nel Protocollo Appalti, creando delle condizioni in grado di valorizzare le persone che lavorano per loro.
Cosa significa questo? Significa innanzitutto definire una base salariale comune e quindi l'applicazione per tutti degli stessi contratti di riferimento che ovviamente sono specifici a seconda del settore degli Appalti e questo ci permette di togliere il dumping salariale dalla competizione. Quindi la competizione su cosa si svolge? Si svolge sulla qualità che loro possono portare, sulle tematiche ISG. Considerate che ormai più del 90% delle gare che noi facciamo si aggiudicano su criteri valutazioni tecniche ed economiche.
Quindi è vero che il costo è un elemento fondamentale, ma è legato a come l'impresa riesce a organizzarsi ma anche la qualità e l'impegno ISG diventano elementi fondamentali per diventare il nostro fornitore. Sicuramente questo è il punto di partenza della nostra strategia. Il Protocollo in realtà non è una vera e propria novità per noi, nel senso che già nel 2016 abbiamo fatto un Protocollo innovativo; perciò, filosofia di approccio all'impresa non è nuova, è una filosofia che stiamo portando avanti da tempo e che è quella che ci ha permesso di raggiungere i risultati che oggi vedete pubblicati, ma che ci consentirà anche di raggiungere gli obiettivi sfidanti che abbiamo definito nel piano industriale.Quindi tutela dell'occupazione per avere un'occupazione di maggiore qualità all'interno dell'impresa. Tutela anche attraverso un rafforzamento della clausola sociale essendo per noi un valore perché garantire la continuità delle persone che lavorano per l'azienda attraverso i fornitori ci dà anche quella possibilità di stratificare nel tempo la competenza e l'esperienza di queste persone per non perdere questo valore. In più c'è tutto il tema della sicurezza, cioè l'attenzione che noi poniamo alle tematiche di sicurezza per i nostri dipendenti le vogliamo portare anche alle imprese. Già lo facciamo, ma vogliamo rafforzare queste tematiche e questa attenzione attraverso anche i rappresentanti dei lavoratori in sito.
È un elemento imprescindibile per chi lavora per noi, sia il suo dipendente o dipendente delle imprese, perciò questa tematica diventa fondamentale. Chi riguarda? Cosa riguarda? Parliamo di un valore nel piano industriale appalti, che andremo a richiedere all'impresa, di circa 4 miliardi parliamo di 1800 imprese e quindi una rilevanza anche per l'indotto molto significativa

 

Pensate di diventare un punto di riferimento a livello nazionale?

Noi non abbiamo l'obiettivo di essere i primi, i secondi o i terzi. Abbiamo l'obiettivo di far bene, di portare avanti la nostra strategia partendo appunto dalle nostre convinzioni che sono le imprese che sono un valore e non un costo. E quindi partendo da questo concetto introduciamo tutte le strategie necessarie per raggiungere e per supportare questo approccio ritenendo fondamentale il contributo delle imprese che lavorano per noi per raggiungere gli obiettivi ambiziosi che ci poniamo.

Secondo lei quale potrà essere l’impatto del Protocollo?  

Noi stiamo continuando a migliorare una materia sulla quale siamo stati sempre molto attenti all'avanguardia, proprio partendo da questa filosofia che non è una filosofia nuova e quindi vogliamo fare in modo che sempre più sia chiaro quali sono le motivazioni con le quali noi scegliamo i fornitori e il fatto che i fornitori che lavorano per noi debbano competere in qualità oltre che in costo, ma nella competizione del costo non possono agire delle leve che vanno a scapito della qualità occupazionale dei loro dipendenti, anche nella filiera del subappalto

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