Mercoledì, 22 Ottobre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Cibrario (restauratrice Gallerie d'Italia Intesa Sanpaolo): "Davvero molto emozionante poter leggere qualcosa rimasto celato per secoli"

Il GdI ha intervistato la restauratrice Laura Cibrario che con Fabiola Jatta, nel laboratorio allestito presso le Gallerie d’Italia di Napoli, ha restituito brillantezza e nitidezza al capolavoro di Michelangelo Merisi, rinvenendo dettagli inediti e 3 nuove figure

01 Agosto 2025

Ha fatto ritorno a Gallerie d'Italia Napoli il "Martirio di Sant'Orsola", l'opera che è stata grande protagonista a Roma, alle Gallerie Nazionali Barberini Corsini, tra il 6 marzo e il 20 luglio 2025, della mostra "Caravaggio 2025", sostenuta da Intesa Sanpaolo, la più importante esposizione realizzata nell’ambito del Giubileo che ha registrato 450 mila visitatori e tremila giornalisti accreditati da tutto il mondo, raggiungendo un’audience complessiva superiore al miliardo di persone.

https://www.ilgiornaleditalia.it/video/mondo-imprese/724149/coppola-gallerie-d-italia-intesa-sanpaolo-un-nuovo-modo-di-incontrare-caravaggio-e-l-occasione-per-scoprire-particolari-inediti-del-suo-dipinto.html

Il GdI ha intervistato la restauratrice Laura Cibrario che con Fabiola Jatta, nel laboratorio allestito presso le Gallerie d’Italia di Napoli, ha restituito brillantezza e nitidezza al capolavoro di Michelangelo Merisi, rinvenendo dettagli inediti e 3 nuove figure che erano state cancellate dal tempo:

"Fondamentali i nuovi strumenti di analisi"

"Si tratta di un restauro nato come revisione dell'ultimo restauro, avvenuto nel 2004. L'intenzione iniziale quindi era di rimuovere soltanto le vernici ingiallite - si erano ossidate e si vedevano degli sbiancamenti - e non toccare il ritocco realizzato da Giantomassi, che è un collega di grande capacità, quindi non avevamo nessuna ragione. 

Dopo aver rimosso quelle vernici, però, ci siamo resi conto che c'erano parti sulle quali i restauratori del 2004, quindi Carlo Giantomassi e Donatella Zari, si erano fermati: non erano andati avanti perché non avevano le analisi di cui disponevamo noi adesso e, laddove vi è una zona molto ridipinta, correttamente ti fermi perché piuttosto che recuperare il nulla, ti tieni un'antica ridipintura. È estremamente corretto questo. Invece noi, grazie a queste analisi, siamo potuti andare un po' oltre e quindi recuperare qualcosa in più che loro non avevano recuperato".

L'emozione di vedere emergere un viso

"Certamente vedere che c'era un viso in più è stato davvero emozionante, molto emozionante, perché lì veramente è come leggere una cosa rimasta celata per secoli, che Caravaggio aveva messo nel suo dipinto e che era stata coperta dalle ridipinture, quindi non visibile, ma che lui aveva fatto. È un'emozione grandissima, perché nel restauro si cerca sempre di arrivare ad avere una lettura del dipinto su cui stai lavorando che sia la più corretta possibile, la più simile a come l'opera è stata dipinta, quindi a farla tornare allo stato in cui l'artista l'ha dipinta".

Denunzio:"Un dipinto con un aspetto sostanzialmente nuovo"

Ed emozione grande esprime anche Antonio Ernesto Denunzio che di Gallerie d'Italia Napoli è il vicedirettore: "Un'emozione molto forte - dice al GdI - perché il dipinto ritorna dopo un'occasione così importante che ha avuto tanti riscontri, tanto successo a Palazzo Barberini. Ed è un'emozione anche perché possiamo mostrarlo in una veste nuova, dopo l'intervento di revisione conservativa cui il dipinto è stato sottoposto prima del suo viaggio a Roma, che ci consente di vedere particolari diversi. È un dipinto con un aspetto sostanzialmente nuovo.

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti