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Mazzoncini (A2A): "Investiamo €70 milioni nel welfare, puntiamo su inclusione, giovani e transizione ecologica per il futuro"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A: "Il welfare è una responsabilità condivisa con istituzioni e territorio; per A2A è un approccio culturale che guida investimenti su transizione ecologica e sviluppo in tutto il Paese"

14 Luglio 2025

Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A, in occasione dell'evento dedicato al Welfare aziendale, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

Ci può raccontare qualche dato di quello che è il vostro impegno in termini di welfare e di restituzione di valore al territorio?

"L’impegno è molto vasto. Il piano complessivamente vale una settantina di milioni di euro all’anno, che già da sola è una cifra significativa. Cerchiamo di affrontare tantissimi temi: dalla casa alla genitorialità, provando a dare il nostro contributo anche sulla crisi demografica. Parliamo anche di inclusione e diversity, e non solo in termini di parità di genere – che dovrebbe essere scontata, anche se purtroppo non lo è ancora – ma anche in relazione all’immigrazione, ai progetti con i carceri, con i rifugiati. Quindi, un impegno ampio, che riguarda davvero molte tematiche. Lo facciamo sia con i dipendenti, in ottica di welfare aziendale, sia sul territorio, tramite le nostre fondazioni. Penso anche al Banco dell’Energia, che oggi è l’unica grande istituzione in Italia che affronta il tema della povertà energetica. Insomma, cerchiamo di fare la nostra parte, in un momento non facile ma in cui ci sono anche opportunità per cambiare culturalmente."

In sinergia con le amministrazioni locali è fondamentale l'apporto della sindaca di Brescia e del Sindaco di Milano, con i quali c'è un rapporto molto stretto e molto importante.

"Sicuramente molto. Il welfare è un tema costituzionale e dev’essere affrontato dalle istituzioni. Noi possiamo solo dare una mano, e credo che le aziende debbano fare proprio questo: contribuire, in ottica di responsabilità d’impresa, su tanti fronti. Penso, ad esempio, al tema dei giovani laureati. Oggi in Italia ne abbiamo 600.000, ma nei prossimi anni saranno in calo. È un grande problema: non possiamo permetterci di perderli. Noi, ad esempio, da inizio anno abbiamo eliminato gli stage extracurricolari, proprio perché riteniamo importante dare una prospettiva chiara a chi entra in azienda. Ma progetti così si fanno insieme alle amministrazioni pubbliche, al mondo della formazione e del terzo settore. Solo insieme si costruiscono risultati."

Questo welfare che ci avete raccontato oggi potrebbe essere una leva strategica per il futuro di A2A?

"Più che una leva strategica, a me piace considerarlo un approccio culturale. Fare cose giuste, strategie corrette, vuol dire anche affrontare seriamente la transizione ecologica, considerare i rifiuti come risorse, investire non solo dove è più facile o più redditizio, ma in tutto il Paese. Sono tutte scelte culturali che, secondo me, daranno risultati importanti. È un percorso che portiamo avanti da due anni, e credo sarà la base della resilienza del nostro progetto."

Ingegnere rivedete al rialzo le stime dell'intera produzione idroelettrica, visto la pioggia che c'è stata quest'anno?

"Stiamo viaggiando in media. È vero che la pioggia è stata abbondante, ma molto irregolare: passiamo da periodi di siccità a bombe d’acqua localizzate. E poi c’è stata poca neve. Quindi, nel complesso, direi che siamo in linea con la media degli ultimi dieci anni."

Per quanto riguarda il tema dei dazi, la vostra posizione qual è?

"Siamo poco esposti. Il nostro è principalmente un mercato europeo, e credo che l’Europa saprà trovare un equilibrio. L’energia e i rifiuti sono già mercati che si stanno strutturando a livello europeo. Abbiamo anche relazioni con gli Stati Uniti, ad esempio, abbiamo appena annunciato l’acquisizione nel settore GNL, ma nel complesso i dazi ci toccano poco."

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