05 Luglio 2025
Emanuela Trentin, Amministratore Delegato di Siram Veolia, in occasione della summer edition della quinta edizione del “Forum in Masseria”, la rassegna economica e politica organizzata da Bruno Vespa e Comin & Partners a Manduria, è stata intervistata da Il Giornale d'Italia:
Qual è la vostra visione in merito alla transizione energetica?
"La transizione energetica deve trovare un giusto equilibrio tra trasformazione ecologica e competitività. La nostra soluzione è l’efficienza energetica, che per sua natura coniuga economia ed ecologia. Parliamo infatti di riduzione dei consumi energetici e quindi, per definizione, non solo delle emissioni ma anche dei costi. È un po’ la nostra “formula magica”: il miglior e più green vettore energetico è quello che non si consuma."
Si parla sempre più di energia pulita. Quali sono i progetti più significativi che state sviluppando nel campo delle energie rinnovabili?
"Stiamo investendo molto nel digitale e nell’intelligenza artificiale, che possono dare un contributo fondamentale in due direzioni. La prima è attraverso algoritmi che aiutano a elaborare l’enorme quantità di dati provenienti dal monitoraggio dei sistemi, ma anche da modelli previsionali, per fornire indicazioni di funzionamento e di settaggio che ottimizzano l'efficienza e riducono i consumi.
La seconda è il ruolo abilitante del digitale per mettere in connessione diversi sistemi. Oggi abbiamo problemi di rete, mentre l’autoproduzione locale di energia continua ad aumentare. Integrare queste produzioni all'interno di sistemi complessi è una sfida, ma è proprio qui che digitale e intelligenza artificiale svolgono e svolgeranno un ruolo fondamentale."
Con questa continua digitalizzazione, come vede il futuro dell’industria italiana?
"Il digitale potrà dare un grande contributo. In futuro, l’industria italiana dovrebbe comprendere un nuovo settore chiave, quello legato al digitale. Penso, ad esempio, ai data center, ma anche a tutto ciò che da essi deriva. Sarà un comparto energivoro ma di enorme rilevanza.
In generale, il digitale sarà sempre più pervasivo in tutti i settori industriali. Oggi si parla molto dell’accessibilità del digitale anche per le piccole imprese, ma credo che il punto di partenza debbano essere i grandi gruppi e le medie imprese, che costituiscono una parte fondamentale del nostro tessuto produttivo. Non possiamo ignorare il fatto che la digitalizzazione richiede cambiamenti culturali, nuove competenze e investimenti importanti, da affrontare con una visione di medio-lungo termine. Le grandi e medie imprese sono le più attrezzate per questo percorso, anche grazie al supporto di aziende come la nostra, sia a livello di investimenti sia delle competenze, affrontando insieme questa trasformazione può rendere il viaggio più sereno, più tranquillo e orientato al futuro."
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