05 Luglio 2025
Salvatore Pinto, Presidente Axpo, in occasione della summer edition della quinta edizione del “Forum in Masseria”, la rassegna economica e politica organizzata da Bruno Vespa e Comin & Partners a Manduria, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
In che misura il costo dell'energia continua a rappresentare un ostacolo alla competitività dell'industria italiana?
"L'Italia molti anni fa ha fatto delle scelte che hanno portato comunque a un certo mix produttivo e questo ha comportato da sempre che i costi dell'energia in Italia sono più alti che altrove. Certo, questo tocca la competitività, soprattutto delle aziende energivore, ma ci sono degli strumenti. A parte gli incentivi, lo strumento che da subito si può utilizzare sono i contratti a lungo termine. Contratti che peraltro si possono rendere ancora più flessibili e che consentono sicuramente di poter scegliere un profilo di prezzo, unitamente ad altre cose che vanno aggiunte nella competizione di una qualsiasi azienda, perché chiaramente l'energia sarà importante per lo sviluppo di tutte le società."
E quali sono i principali ostacoli regolatori e burocratici che rallentano lo sviluppo di nuovi impianti in Italia?
"Sicuramente ci sono due ostacoli importanti: ci troviamo spesso con dei tempi ciclopici e questo comporta anche una non certezza dell'investimento. Per fare un impianto ci vogliono anche cinque anni. Ma accanto a questo c'è un altro tema che spesso non viene nominato che quello della carenza di risorse in tutte in tutte le istituzioni pubbliche. E perché bisogna avere tantissime persone che possono velocemente dar luogo alla risoluzione delle pratiche che vengono presentate perché i soldi ci sono la volontà c'è. È un peccato non sfruttarlo."
E invece, alla luce della rielezione di Trump, come cambieranno gli equilibri internazionali nel settore dell'energia?
"Ma io credo che Trump ci renderà tutti un po' adulti, perché ci pone di fronte a delle problematiche e l'Europa e l'Italia in particolare, ha tutte le capacità per poter reagire in termini di competenza, in termini di mercato. Il tema è cercare di fare squadra."
E quali sono le priorità invece che l'Italia dovrebbe perseguire per avere un sistema più competitivo, sicuro e sostenibile?
"L'Italia deve assolutamente continuare con il gas perché è anche un suo punto di forza, perché interconnessa con dei gasdotti, perché ha dei rigassificatori, perché ha molti contratti, quindi è un hub del gas, ma deve sviluppare velocemente tutta la parte di rinnovabili e di storage, perché rinnovabili e storage rappresentano la più grande opportunità per decarbonizzare."
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