30 Giugno 2025
Elio Catania, Presidente di Milano Serravalle – Milano Tangenziali, in occasione dell’evento a Carugate in cui FNM e Milano Serravalle – Milano Tangenziali hanno presentato la prima stazione a idrogeno in Lombardia ha dichiarato:
Si inaugura oggi la prima stazione di servizio a idrogeno in Lombardia, perché avete creduto in questo progetto?
"Noi crediamo molto nel l'idrogeno come vettore alternativo per il trasporto sostenibile. D'altra parte l'idrogeno è stato scelto dall'Europa già da diversi anni e dall'Italia che ha dirottato sull'idrogeno importanti risorse del PNRR. Non c'è dubbio che siamo in una fase iniziale, dobbiamo costruire una filiera fatta di una rete di distribuzione. Oggi noi inauguriamo proprio la prima rete in Italia di distribuzione con cinque centri. È stata collocata in questo punto perché qui passano due corridoi europei fondamentali: il corridoio due e il corridoio cinque e noi non vogliamo interrompere quella catena che passando dalla Germania e la Svizzera arriva fino al Mediterraneo quindi fino a Genova. Non possiamo permetterci che l'Italia resti fuori, questo è un progetto innovativo: essendo nella fase iniziale il mercato oggi di utenze sia traffico pesante che automobili è abbastanza limitato, in Europa parliamo di 6000 mezzi. Però questo è un mercato che si genera proprio con l'offerta. Più offri possibilità di rifornimento, più offri prezzi competitivi, più la gente accetterà l'idrogeno come mezzo sostenibile per poter muovere i propri automezzi. In questo modo l'Italia è in prima linea sul tema dell'idrogeno, così come altri Paesi europei hanno già fatto."
Quanti sono gli investimenti?
"55 milioni di euro per l'intero set delle cinque stazioni con finanziamenti del PNRR e in parte della Comunità europea. Quindi è un progetto strategico in cui l'Italia crede e in cui noi come Milano Serravalle e gruppo FNM crediamo molto."
La vendita delle macchine di idrogeno in Italia in questo momento rasenta quasi lo zero. Sono state vendute due macchine ad idrogeno nel 2024, cosa vi aspettate?
"Non c'è dubbio che oggi è di fatto una domanda quasi inesistente in Italia. In Europa già ci sono 6000 mezzi che girano a idrogeno. Ci aspettiamo una crescita esponenziale legata all'offerta. Se non offre una rete di distribuzione è chiaro che la gente non compra automezzi, non compra macchine, non compra dei camion. Quante volte è successo nella nostra storia economica recente che alcuni mercati non esistessero ma che grazie all'offerta di tecnologia e innovazione sono stati creati? Non c'è dubbio che stiamo cercando dei vettori energetici alternativi a quelli tradizionali a grande impatto ambientale. Noi dobbiamo essere neutrali sulle tecnologie che utilizziamo quando parliamo di sostenibilità, in particolare di sostenibilità nella mobilità. Quindi dobbiamo essere in questo mercato, dobbiamo esserci con installazioni di questo tipo, dobbiamo offrire delle opzioni alternative e man mano che il numero di utenti aumenterà, l'economia di scala farà sì che il costo a chilometro diminuirà e quindi diventerà competitivo anche l'idrogeno, con il risultato di emissioni praticamente zero di CO2."
Quali sono stati i ruoli nella collaborazione con FNM? In che modo avete contribuito a questo progetto insieme?
"Il gruppo FNM ha già da tempo scelto l'idrogeno come uno dei suoi pilastri strategici di innovazione fondamentali. Qualche mese fa è stato dato l'avvio alla cosiddetta Valcamonica a idrogeno per la trazione ferroviaria e questo è un altro tassello. La multimodalità sostenibile è una delle traiettorie di sviluppo del gruppo FNM di cui noi facciamo parte."
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