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Dal Fabbro (Iren): "Servono decine di milioni di investimenti per rendere il recupero dai RAEE competitivo e sostenibile nel medio-lungo termine"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren e Vice Presidente di Cisambiente Confindustria: "I mercati sono nervosi, puntiamo a una maggiore resilienza per evitare che la volatilità dei mercati comprometta la competitività delle nostre imprese"

24 Giugno 2025

Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren e Vice Presidente di Cisambiente Confindustria, in occasione dell'Assemblea Generale 2025 di Cisambiente Confindustria " 'Rudimentum' - Materie prime dai rifiuti e l'industria riparte", è stato intervistato da Il Giornale d'Italia

Il tema dell’estrazione di materie prime dai rifiuti è strategico per il sistema Paese. Qual è il ruolo di Iren in questo processo?

"Stiamo lanciando una nuova tecnologia che consente di recuperare dai RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) materiali preziosi e critici, come palladio, oro, argento e rame. Abbiamo già installato un primo impianto a Terranuova Bracciolini, in Toscana, e ora stiamo lavorando al perfezionamento della tecnologia con l’obiettivo di potenziarne la capacità di trattamento. L’intento è renderla uno strumento competitivo e rilevante."

Quali investimenti sono previsti nei prossimi anni per potenziare gli impianti di selezione e recupero dei materiali?

"Serviranno investimenti significativi. Parliamo di decine di milioni di euro già nel primo anno, con una prospettiva di arrivare a centinaia di milioni. Per il settore delle utility si tratta di uno sforzo economico importante, ma l’opportunità economica è altrettanto rilevante. Quindi, anche se richiede una spesa iniziale consistente, il ritorno sugli investimenti è interessante"

Visto che parliamo di materie prime, la situazione geopolitica attuale può far aumentare i prezzi? Che ripercussioni si aspetta?

"In questo momento i mercati sono estremamente nervosi. Pensiamo, ad esempio, che oggi il prezzo del Brent è calato del 15%, mentre ieri il gas era salito. È un periodo molto complicato, che richiede nervi saldi. Serve fare politica industriale, lasciando ai trader il loro business. Noi dobbiamo occuparci dell’industria, con una visione di medio-lungo termine. È fondamentale investire in impianti e competenze per contenere l’impatto delle attività speculative, che sono molto sensibili alle dinamiche geopolitiche. Bisogna pianificare una maggiore resilienza dei sistemi industriali, solo così possiamo evitare che la volatilità dei mercati comprometta la competitività delle nostre imprese."

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