19 Giugno 2025
Andrea Ragaini, Vice Direttore Generale Vicario di Banca Generali, in occasione di "Slalom tra campioni!" per festeggiare i 15 anni di collaborazione di Banca Generali con Federica Brignone ha dichiarato:
Quindici anni con la Brignone come testimonial, quali sono i valori che la accomunano a voi?
"È stata una storia bellissima, fatta di grandi successi ma anche di momenti difficili, come quello che Federica sta vivendo ora, dopo l’infortunio nella finale dei Campionati Italiani lo scorso aprile. Una storia iniziata 15 anni fa, nel 2010, con una giovanissima Federica Brignone che già mostrava un talento straordinario. Tuttavia, oltre al talento — che è certamente importante, ma non sufficiente — la banca ha riconosciuto in lei anche qualità umane che rispecchiano i valori che cerchiamo nei nostri collaboratori. Federica ci ha colpito per la sua positività, l’energia, l’entusiasmo, ma anche per la sua determinazione e la grande dedizione. E, anche se oggi può sembrare un concetto fuori moda, io credo ancora molto nel valore del sacrificio: è una componente fondamentale per avere successo in qualsiasi ambito. E sono proprio queste qualità umane che hanno permesso al talento di Federica di trasformarsi in risultati concreti. Come banca, abbiamo sempre ricercato il talento nei nostri consulenti finanziari, che rappresentano il punto di riferimento e la persona di fiducia per i nostri clienti. Ma, anche in questo caso, il talento da solo non basta: servono determinazione, dedizione, capacità di realizzare i propri obiettivi, volontà, studio e impegno. È per questo che vediamo una bellissima affinità con il percorso di Federica. È anche molto significativo per noi poterle essere vicini: Federica è la donna italiana più vincente nella storia dello sci alpino e sappiamo quanto sia importante esserci non solo nei momenti di gloria, ma anche in quelli più difficili. Aiutare a scrivere nuove pagine della sua leggenda è per noi motivo di orgoglio. Vederla oggi, dopo l'infortunio, ancora presente, con la voglia di esserci, di condividere emozioni e di dedicare tempo, è davvero qualcosa di molto bello."
A proposito di sfide, quali prevede che saranno nel prossimo futuro anche per voi di Banca Generali?
"Le sfide non finiscono mai. Come diceva mia madre: "la vita è fatta di prove, e le prove non finiscono mai". La nostra sfida oggi è quella di continuare a crescere lungo il percorso che abbiamo costruito nel private banking. Anni fa, il mondo del banking era molto diverso: non esistevano banche strutturate intorno alla figura del consulente finanziario. Fino a poco più di dieci anni fa, il private banking era un territorio riservato alle grandi banche commerciali, a quelle estere e a poche boutique specializzate. Noi invece abbiamo creduto in un modello differente, mettendo il consulente al centro. Un modello fondato su un legame molto forte tra consulente e cliente, costruito sulla fiducia reciproca e sulla volontà comune di crescere. Tutti i nostri prodotti, servizi e piattaforme nel private banking sono pensati proprio per sostenere questo legame. Ecco perché per noi la sfida è duplice: da un lato continuare a fare bene il nostro lavoro, dall'altro puntare sempre all’eccellenza. Un po’ come ha fatto Federica Brignone, che è salita 85 volte sul podio, ma ben 37 volte sul gradino più alto. Anche noi vogliamo essere sul gradino più alto, restando fedeli al nostro DNA: mettere il consulente finanziario al centro di tutto, coltivando ogni giorno quel legame fiduciario così solido con i nostri clienti."
Gli ultimi 15 anni come sono stati per Banca Generali?
"Sono stati anni di straordinario successo e di crescita eccezionale. Ci sono due numeri che raccontano meglio di qualsiasi parola il percorso evolutivo che abbiamo compiuto: nel 2010 gestivamo 20 miliardi di euro di masse complessive, oggi abbiamo ampiamente superato i 100 miliardi. Abbiamo quindi quintuplicato le masse in poco più di un decennio. Ma non è solo una questione di numeri. All’epoca eravamo nelle retrovie del private banking italiano, tra la 18ª e la 20ª posizione a seconda dell’anno. Oggi siamo al terzo posto, subito dopo le due grandi banche commerciali del Paese. Una crescita davvero significativa. Anche i nostri consulenti finanziari hanno compiuto un grande salto di qualità, diventando sempre più autorevoli e competenti. Come diceva prima Marco, oggi deteniamo il primato per masse gestite pro capite per singolo consulente finanziario: un indicatore molto chiaro del nostro posizionamento. A conferma di tutto ciò, siamo passati dall’avere l’1% del mercato del private banking italiano a detenere oggi il 5%. È un percorso di crescita entusiasmante, che per molti versi somiglia a quello di Federica Brignone: partiti da lontano, ma con determinazione, talento e dedizione, siamo arrivati ai vertici."
Sempre facendo un paragone sciistico, guardiamo la stagione, sta per chiudersi il primo semestre del 2025, cosa prevedete per la fine dell'anno?
"Se dovessi fare un paragone con la stagione di Federica, direi: wow, anzi iper wow! È stata una stagione straordinaria per lei, con vittorie in tutte le discipline. Anche per noi è un buon momento: i risultati del primo trimestre sono stati pienamente in linea con le aspettative. La raccolta sta andando molto bene, così come i ricavi. Certo, è un anno più complesso rispetto al passato, soprattutto per via dell’aumentata volatilità dei mercati. All’inizio dell’anno ci si aspettava un contesto stabile, privo di grandi turbolenze. L’arrivo della nuova amministrazione Trump, però, ha introdotto molta incertezza, che ha inevitabilmente influito sull’andamento dei mercati. Ma è proprio nei momenti di incertezza che emerge il vero valore del consulente finanziario. Il suo compito è ridurre l’emotività dei clienti, aiutarli a restare focalizzati sui propri obiettivi e a prendere decisioni razionali. Periodi come questo confermano quanto sia centrale il nostro ruolo. Un po’ come andare dal medico: è sempre importante, ma quando non si sta bene lo diventa ancora di più."
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