20 Maggio 2025
Carlo Capasa, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, in occasionealla conferenza stampa di presentazione della Milano Fashion Week 20- 24 giugno 2025 è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
Quali sono i temi centrali di questa edizione della Milano Fashion Week e come si riflettono all'interno del calendario degli eventi?
"C'è molta attenzione ai giovani, al futuro, tanto è vero che abbiamo proprio un hub nella galleria d'arte della Fondazione Sozzani, in cui succederanno tante cose: sfilate, presentazioni, eventi, uno spazio cinema in cui racconteremo delle storie. Questo è un segno forte, e lo sarà anche la nostra festa per per i giovani che facciamo con Milano Fashion Institute, con la nostra Business School della Camera della moda proprio per raccogliere i giovani intorno all'energia di questa settimana. Non mancheranno i grandi brand, non mancheranno le grandi storie che tutti aspettano, ovvero le storie che in tutto il mondo vengono guardate, vogliamo ricordare anche che è l'anno delle Olimpiadi e ci sarà una campagna stampa fatta citando delle storie legate alle Olimpiadi. Ci sarà anche grande attenzione ai buyer e alla stampa internazionale, abbiamo fatto un bellissimo programma con l'ICE di accoglienza, è un momento in cui vogliamo essere accoglienti in questa settimana che ricordiamo, insieme a Parigi, essere la più grande importante settimana della moda. Sarà una settimana della moda che inizia in realtà a Firenze con Pitti e continua a Milano. In questo momento il lavoro che viene fatto di incoming per attrarre buyer stranieri e stampa insieme all'ICE è veramente basilare e noi quest'anno contiamo molto su questo questo impegno reciproco."
Milano è sempre più internazionale, in che modo questa fashion week consolida il ruolo di questa città come hub globale della creatività e dell'innovazione in ambito della moda?
"Tanti brand stranieri vengono a Milano, quest'anno ci sarà la presentazione di Vivienne Westwood che torna in Italia, Cohen che festeggia il 40º anniversario, ci sono tanti stranieri che arrivano in Italia perché è un palcoscenico d'eccellenza. Anche fra i nuovi brand nel calendario ne ospitiamo tanti che vengono da tutto il mondo, quindi è proprio in questa accoglienza, in questa internazionalità che l'Italia dimostra di essere il punto centrale di raccordo fra quello che succede in Italia e quello che succede fuori dall'Italia."
Secondo lei come sta cambiando il modo di comunicare la moda oggi e qual è il ruolo dei giovani talenti e dei nuovi linguaggi digitali all'interno di questa edizione della Milano Fashion Week?
"È cambiata molto in questi anni, il digitale è stata una grande rivoluzione, l'intelligenza artificiale è altrettanto una grande rivoluzione e sta cambiando moltissimo il modo di comunicare. Da un lato c'è un modo di comunicare molto aperto, che comunica un po' trasversalmente a tutto il mondo, e dall'altro ci sono anche dei giovani che scelgono una comunicazione quasi locale, legata alle community. Questo doppio binario secondo me è quello che caratterizza molto questo momento, questa scelta di comunicare globalmente, localmente, nello stesso momento. Devo dire che le nuove tecnologie si prestano molto a mixare anche questi due interpretazioni riguardo alla comunicazione e stiamo assistendo proprio proprio a quello."
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