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Capasa (Camera Nazionale della Moda Italiana): "In epoca digital resti leader solo con un’identità solida e una storia da raccontare come il Made in Italy"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Carlo Capasa, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana: "Seguiamo i giovani brand per almeno tre anni, offrendo premi, mentoring, tutoring e spazi dedicati durante le Settimane della Moda, per dar loro il tempo necessario a esprimersi pienamente"

16 Maggio 2025

Carlo Capasa, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, in occasione di Investopia Europe 3rd Edition, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

Come la Camera della Moda sostiene l'innovazione nei brand emergenti?

"Innanzitutto, il nostro Camera Moda Fashion Trust, un'associazione all'interno dell'associazione, che si occupa esclusivamente di giovani talenti. Li promuoviamo, assegniamo premi e offriamo mentoring e tutoring a brand e designer emergenti, aiutandoli a crescere sul mercato, a trovare la loro forza e a strutturarsi. All'inizio, infatti, è essenziale organizzare bene questi brand, e noi forniamo tutto il supporto possibile.

Normalmente, seguiamo i brand selezionati per almeno tre anni, per dar loro il tempo necessario a esprimersi pienamente. Inoltre, durante le Settimane della Moda, mettiamo a disposizione spazi dedicati ai giovani nel nostro Fashion Hub, riservato a nuovi progetti, inclusi quelli sostenibili. Offriamo anche slot nel calendario ufficiale, sale per sfilate e presentazioni, per assisterli e promuoverli al meglio."

Come si integra l'identità italiana con l'inclusività globale?

"L'Italia ha una filiera leader nel mondo, nota per l'alta qualità. Questa filiera deve raccontare anche come è organizzata, e l'inclusività è un aspetto cruciale in questo contesto. La moda è sempre stata un'industria inclusiva, ha fatto dell'inclusività una sua bandiera.

Guardando gli indicatori, vediamo che la moda è spesso più avanzata rispetto ad altri settori. Ad esempio, abbiamo una maggiore presenza femminile sia nella forza lavoro che nei ruoli apicali. Tuttavia, c'è ancora molto da fare, se guardiamo alle donne nei consigli di amministrazione, la percentuale è ancora intorno al 30% nella moda, anche se in alcuni Paesi europei è più alta. La moda, quindi, ha il potenziale per essere un traino verso l'inclusività anche per altre industrie."

E come pensa che si possa restare leader nel mondo in un'epoca digitale come questa?

"Credo che si rimanga leader quando si racconta una storia unica. Noi, ad esempio, raccontiamo una storia fatta di qualità, una storia quasi inimitabile, e questo permette di mantenere una leadership. In un mondo frammentato, in cui molti perdono la propria identità, mantenerne una forte è fondamentale. Il Made in Italy rappresenta proprio questo: un'identità solida che va preservata, valorizzata e sostenuta nel tempo."

In epoca digitale si resta leader nel mondo se si ha una solida identità con una storia da raccontare come il Made in Italy"

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