15 Maggio 2025
Gregorio De Felice, Chief Economist Intesa Sanpaolo, in occasione della presentazione della nuova ricerca “The Augmented AI-Human Job. Nuovi scenari delle professioni nell’era dell’AI”, è stata intervistato da Il Giornale d'Italia.
Qual è l'impatto dell'intelligenza artificiale sulla produttività in Italia e in Europa?
"È un impatto molto positivo. Non possiamo pensare di restare fuori da investimenti in intelligenza artificiale. Molte imprese italiane ed europee se ne stanno occupando, le utilizzano spesso. Come abbiamo detto nel convegno, c'è un problema di competenze abbiamo poche competenze dovremmo modificare di conseguenza anche il sistema educativo europeo e italiano. Dobbiamo tener presente una cosa che la lotta tra Stati Uniti e Cina non è solo quella dei dazi commerciali non è solo quella finanziaria ma è una lotta tecnologica e che include in maniera importante l'intelligenza artificiale. La Cina è molto avanti sta scalzando il predominio americano; l'Europa deve inserirsi e può farlo."
E quindi a tal proposito, secondo lei, l'Italia e l'Europa stanno investendo abbastanza?
"Non ancora. Ci sono delle buone iniziative, Per il momento sono ancora sulla carta. Dobbiamo investire molto di più. Cito un dato: gli Stati Uniti negli ultimi anni hanno investito più di 300 miliardi di dollari in intelligenza artificiale, la Cina 100 miliardi di dollari, l'Europa appena venti. Quindi c'è un forte gap. Non è che manchino le intelligenze in Italia e in Europa, però dobbiamo avere un supporto di politica economica più forte."
In molti temono che l'intelligenza artificiale possa portare disoccupazione. Quali sono i dati e gli scenari più realistici secondo la vostra analisi economica?
"Io penso che sia il contrario. Se guardiamo i dati di Excelsior delle Camere di Commercio ci dicono che più del 50% delle richieste da parte delle imprese e dell'industria e riguardano proprio esperti di intelligenza artificiale. Non si può fermare il progresso come è stato per le altre rivoluzioni industriali dalla macchina al vapore o il computer. Bisogna cavalcare il progresso tecnologico e cercare di trarne i massimi vantaggi senza pensare a perdite di posti di lavoro; andranno riqualificati, però come tutte le cose bisogna correre perché gli altri non stanno fermi."
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