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Montano (Human Company): "Hu Eraclea village sorgerà su 100 ettari e accoglierà fino a 12.000 persone; puntiamo a diventare un riferimento europeo per il turismo outdoor"

Il Giornale D'Italia ha intervistato Domenico Montano, General Manager del Gruppo Human Company: "Vogliamo ridefinire gli standard del turismo outdoor con un’attenzione alla sostenibilità, offrendo ampi spazi e comfort superiori alla media europea"

08 Maggio 2025

Domenico Montano, General Manager del Gruppo Human Company, in occasione della conferenza stampa sul closing della partnership con Clessidra e Hines, affiancata da Apollo, e sul lancio del nuovo progetto hu Eraclea village, è stato intervistato da Il Giornale D'Italia.

Ci racconta qualcosa in più del nuovo progetto hu Eraclea village?

"Hu Eraclea Village è un villaggio costruito interamente da zero, un vero e proprio progetto greenfield che ci permette di ridefinire gli standard qualitativi del turismo all’aria aperta. Il fatto di poter progettare tutto ex novo ci consente, ad esempio, di realizzare un parco acquatico molto ampio: parliamo di 9 ettari, a fronte di una media di 1 o 2 ettari nei villaggi della stessa zona. Lo svilupperemo a nord di Jesolo, alla foce del fiume Piave, nella zona della Laguna del Mort e della Valle Ossona, un contesto paesaggistico di grande pregio. Il villaggio si estende su 100 ettari con una bassa densità ricettiva, a cui si aggiungono 150 ettari di parco rurale. L’obiettivo è quello di creare un progetto permeabile e rigenerativo, strettamente connesso al territorio, e non un villaggio chiuso e isolato. È un progetto inclusivo, pensato con una logica contemporanea che si riflette anche nella sostenibilità. Dal punto di vista ambientale, ricicliamo circa il 90% dell’acqua e autoproduciamo circa il 50% dell’energia, mentre il resto proviene da fonti rinnovabili. Anche l’offerta food sarà coerente con l’identità locale: non grandi mense, ma tanti piccoli ristoranti ispirati al territorio. In termini di capienza, il villaggio ospiterà fino a 12.000 persone su 100 ettari, garantendo ampi spazi individuali. Ogni ospite potrà disporre di una mobile home o di una piazzola per camper con un giardino privato di circa 200 metri quadri. Si tratta di uno standard ben superiore alla media europea, che è compresa tra i 70 e i 90 metri quadri. In questo modo, offriamo un’esperienza di vacanza all’aria aperta di livello superiore, con un comfort e una qualità decisamente più elevati."

A quale target di clientela si rivolgerà questa struttura e con quale proposta di valore?

"La nostra struttura punta a rivolgersi a un target il più ampio possibile. Tuttavia, va considerato che l’area in cui ci troviamo è tradizionalmente frequentata da turisti del Nord Europa, in particolare tedeschi, che da anni scelgono questa zona per le vacanze. I villaggi turistici più rinomati d’Italia si trovano proprio su quella lingua di terra tra Cavallino e Treporti, a sud di Jesolo, e il nostro primo target di riferimento sarà probabilmente quello. Detto questo, la nostra ambizione è anche quella di attrarre una clientela italiana. Vogliamo far scoprire agli italiani un nuovo modo di vivere la vacanza, superando la vecchia idea del campeggio come tenda canadese in pineta, senza servizi. Noi offriamo una proposta moderna, con molti comfort e un’attenzione particolare alle famiglie. La nostra proposta di valore si fonda proprio su questo: servizi qualificati, un’ospitalità curata, e in particolare un’animazione pensata in chiave di edutainment, cioè un intrattenimento che unisce il divertimento all’aspetto educativo. Vogliamo offrire esperienze innovative, in grado di coinvolgere bambini e famiglie in attività stimolanti, che arricchiscano la vacanza sotto ogni punto di vista."

Come si inserisce questo progetto nella strategia a lungo termine di Human Company per il turismo outdoor?

"Questo nuovo progetto, nato da un campo verde, dimostra quanto il settore del turismo outdoor abbia bisogno di innovazione, anche dal punto di vista infrastrutturale. I villaggi storici a cui facevamo riferimento risalgono agli anni ’60, ma oggi le esigenze sono cambiate, sia per quanto riguarda i clienti, sia per quanto riguarda i metodi costruttivi. Con questo progetto vogliamo dare un segnale concreto di quanto in Italia ci sia bisogno di iniziative nuove, moderne e all’altezza delle aspettative contemporanee."

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