17 Aprile 2025
Gabriele Fava, Presidente dell'Inps, in occasione della XII edizione del Previdenza in Tour organizzata dalla Cassa Dottori Commercialisti, è stato intervistato da Il Giornale D'Italia.
Qual è il ruolo dell'Inps nell'attuale sistema previdenziale italiano e come dialoga con altri enti come le casse professionali?
"Il ruolo dell'Inps nell'attuale sistema previdenziale italiano è assolutamente primario, direi quasi da guida. Oggi il welfare in Italia è rappresentato dall'Inps, quindi gran parte del welfare dipende da noi. Per questo motivo, ci confronteremo anche nei prossimi mesi con i nostri omologhi a livello europeo, per poter condividere progetti e iniziative in corso."
Tensioni globali e crisi geopolitiche stanno cambiando l'economia, quali impatti vede sull'occupazione in Italia?
"L'impatto sarà sicuramente significativo, ma proprio perché siamo consapevoli di queste preoccupazioni e criticità, cercheremo di supportare il Governo nel promuovere la crescita dell'occupazione. Infatti, sto portando avanti e sottolineo l'idea che l'unico vero motore per tornare in equilibrio e raggiungere la sostenibilità sia l'aumento della base occupazionale. Dobbiamo quindi aiutare le imprese ad assumere e a migliorare gli stipendi coerentemente con l'aumento della produttività. Solo così potremo tornare a un equilibrio, garantendo la sostenibilità del sistema pensionistico e del Paese in generale."
I giovani di oggi possono davvero credere nel sistema pensionistico?
"Assolutamente sì. L'INPS c'è e ci sarà sempre, anzi, oggi più che mai, i giovani devono fare affidamento su di noi. A breve, inizieremo una campagna di educazione previdenziale per sensibilizzare i giovani sulla costruzione del loro futuro professionale e personale, con il primo passo rappresentato dall'estratto conto contributivo. Vogliamo coinvolgere il più possibile le nuove generazioni, perché il loro futuro e quello del nostro Paese dipendono anche da questo."
Tra transizioni e tensioni globali che visione ha per il futuro dell'Inps?
"Il futuro dell'INPS è già definito e rimarrà saldo, non c'è alcun dubbio sull'utilità e sulla crescente modernità dell'istituto. Non a caso stiamo investendo molto sulla digitalizzazione: quasi tutti i nostri servizi, circa 450, sono ormai digitalizzati. Questo ci permette di rendere l'INPS sempre più attuale e utile, oltre a garantirne un ruolo sempre più centrale nelle politiche del nostro Paese."
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