Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Rivi (Curatore): "Il centauro di 'Ferine creature' racconta la nostra natura divisa tra civiltà e istinto, tra cultura e animalità"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Luciano Rivi, curatore della mostra 'Ferine creature. Centauri, fauni, miti nell'opera di Jules van Biesbroeck e nell'immaginario moderno': "Van Biesbroeck e Ontani interpretano il centauro come simbolo di ibridazione e trasformazione continua, tra bellezza, mito e identità"

16 Aprile 2025

Luciano Rivi, curatore, in occasione della conferenza di presentazione della mostra 'Ferine creature. Centauri, fauni, miti nell'opera di Jules van Biesbroeck e nell'immaginario moderno' a Modena è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

Come curatore della mostra, quali sono stati i maggiori stimoli per la scelta espositiva?

"Siamo partiti guardando alle opere di un artista di cui BPER Banca possiede diverse cose. Dovendo trovare un tema su cui lavorare, su cui chiamare a riflettere i visitatori, ci siamo detti che quella del centauro sarebbe stata la figura perfetta, cioè la figura che racconta della nostra natura, per metà legata a elementi di civiltà, di cultura, per metà ancora legata invece a un istintualità, ad una condizione selvaggia, anche animale. Siamo partiti dunque dal centauro di Jules van Biesbroeck e abbiamo cercato di mettere insieme diversi esempi di come il centauro sia letto e interpretato nel corso dei secoli. Dietro di me l'opera dell'importante artista italiano Luigi Ontani racconta del centauro come forma di massima ibridazione, secondo quella che è il tipo di ricerca dell'artista, quindi l'essere metà uomo e metà animale, con condizioni di animalità differenti, con diverse età e diverse etnie che si incontrano e che si devono incontrare in un processo di continua trasformazione e arricchimento."

Cosa può dirci dell'artista protagonista di questa mostra?

"Jules van Briesbroeck, artista belga ma nato in Italia a Portici nel 1873 e figura che merita di essere rivalutata e studiata attentamente, è espressione di una cultura legata al simbolismo di fine '800 e di inizi '900. In mostra si propongono opere di carattere allegorico, legate appunto ai miti della terra. Il centauro torna in più occasioni insieme ad allegorie della bellezza, della terra, delle stagioni."

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti