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Manglaviti (OMODA JAECOO Italia): "Il SUV si distingue per il suo design futuristico e il sistema Super Hybrid; gruppo punta sull'Europa, nuove aperture in Francia, Germania e Olanda"

Il Giornale D'Italia ha intervistato Andrea Manglaviti, Responsabile del Prodotto di OMODA JAECOO Italia: "OMODA 9 è dotato di Super Hybrid System permettendo di percorrere 140 km in elettrico, qualità in linea con il mercato europeo"

07 Aprile 2025

Andrea Manglaviti, Responsabile del Prodotto di OMODA JAECOO Italia, in occasione del debutto di OMODA 9 in anteprima italiana alla Milano Design Week, è stato intervistato da Il Giornale D'Italia.

Oggi avete presentato OMODA 9, ci può descrivere questo nuovo veicolo?

"OMODA 9 è il nostro nuovo cavallo di battaglia, l'ammiraglia del brand OMODA, posizionata nel segmento dei SUV di medie-grandi dimensioni. La vettura è lunga circa 4,77 metri e si tratta di un'auto premium, costruita con materiali di alta qualità, e con un interno che emana un chiaro senso di lusso. La tecnologia a bordo è la migliore che il gruppo CR ha offerto fino a questo momento. Oltre a un design molto bello e futuristico, in perfetto stile OMODA, la vettura è equipaggiata con un powertrain 1500 a benzina combinato con tre motori elettrici, dando vita a quello che noi chiamiamo Super Hybrid System, ovvero, un sistema plug-in che supera i limiti tradizionali dei veicoli ibridi, permettendo di percorrere oltre 140 km con ciclo combinato."

Ci può parlare del gruppo OMODA JAECOO Italia?

""OMODA JAECOO è il gruppo che sta dietro al gruppo Ceri. Il gruppo Ceri è uno dei più grandi produttori di automobili cinesi e, se consideriamo le esportazioni al di fuori del mercato cinese, è stato il numero uno negli ultimi 23 anni consecutivi. Quindi, per 23 anni, il gruppo Ceri è stato il produttore cinese che ha esportato il maggior numero di auto all’estero. OMODA e JAECOO sono due famiglie di prodotto separate, ma il brand è unito, con entrambi i modelli che rappresentano la gamma del gruppo Ceri, orientata al pubblico europeo. Il gruppo è entrato direttamente in Europa, senza intermediari, con l’obiettivo di proporre un prodotto che non solo si distingue per il design, ma anche per la tecnologia e la calibrazione degli ADAS, oltre alla guidabilità, pensata specificamente per soddisfare le esigenze del pubblico europeo."

Avete già aperto in Italia e in Spagna, avete in programma anche altre aperture in Europa?

"Al momento, il primo mercato che il gruppo Ceri ha aperto ufficialmente come filiale in Europa è stato il mercato spagnolo, seguito poi da quello italiano e polacco. Abbiamo recentemente aperto anche nel Regno Unito e stiamo per aprire in Francia, Germania e nei Paesi Bassi."

I dazi di Trump stanno impattando molto sul settore automotive, come pensate di cambiare la vostra strategia?

"Al momento, il gruppo Ceri non subisce gli impatti dei dazi di Trump perché il mercato americano non è uno dei mercati target del gruppo. Quindi, l'introduzione dei dazi in America non comporta una limitazione o un rischio per noi. Per quanto riguarda invece i dazi che l'Europa impone sulle vetture elettriche cinesi, riusciamo ad assorbirli grazie a un posizionamento di prezzo molto vantaggioso, che ci consente di gestire i dazi sulle vetture elettriche, come l'OMODA 9, così come sul modello 5G7 a benzina. Essendo i dazi riservati esclusivamente alle vetture elettriche, non hanno alcun impatto sui nostri prodotti."

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