07 Aprile 2025
Matteo Lunelli, Presidente di Altagamma e delle Cantine Ferrari, in occasione del Vinitaly è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
Quale pensa che sia l'importanza di un evento come Vinitaly per analizzare e comprendere le tendenze del mercato mondiale sia dei vini che dei ristoranti di alta gamma e come questo contribuisce alla visibilità del settore in un contesto globale che è sempre più competitivo?
"Vinitaly è l'appuntamento più importante per quello che è il mondo del vino italiano, in cui, tra l'altro vengono accolti qui a Verona i buyer, i giornalisti internazionali di tutto il mondo che hanno un interesse verso le nostre produzioni. Abbiamo scelto quindi Vinitaly come Altagamma, per presentare la prima edizione del rapporto della ricerca sull'alta ristorazione e i vini di pregio a livello internazionale. È un po' un ampliamento di quella ricerca sul mercato dei beni di lusso che già Altagamma e Bein stanno facendo da tanti anni su quello che è l'intero settore del lusso, con un focus principalmente poi sul settore della moda, del design e oggi anche del vino e della ristorazione. Questo comparto, quello dei fine wines e della ristorazione di eccellenza, è un comparto di dimensioni rilevanti, Bein ha stimato ad esempio i vini di pregio con un mercato da 30 miliardi di euro nel mondo, e soprattutto è un mercato che ha avuto un trend di crescita positivo negli ultimi anni. Se togliamo il periodo del covid e una lieve flessione nel 2024, questo mercato è cresciuto in modo molto significativo e ci aspettiamo che continui a crescere in futuro. Quindi è stata una crescita tra il 4% e il 6% annuo da qua al 2030. Quindi in un mercato che in un contesto come quello di oggi, che mostra varie sfide che un contesto ricco di incertezze i fine Wines sono un'opportunità ed è su questo quindi che credo anche il vino italiano si debba focalizzare. Stessa cosa per la ristorazione che ha un'importanza strategica come ambasciatrice della nostra enogastronomia e del nostro stile di vita, in cui auspichiamo che sempre di più ci siano dei format italiani che sappiano replicarsi all'estero per raccontare la nostra enogastronomia nel mondo. Quello anche della ristorazione è un settore che sta vivendo tante trasformazioni. La ristorazione, come abbiamo raccontato oggi, si incrocia sempre di più con l'intrattenimento, perché quello che sta guidando il dinamismo di queste di questo settore è proprio la domanda di un lusso sempre più esperienziale, a questa domanda di lusso esperienziale bisogna andare incontro per creare dei format di successo che sappiano proporre nel mondo l'enogastronomia italiana."
In un contesto di crescente instabilità economica e politica come Altagamma, sta rispondendo alle sfide poste dai dazi e dalle barriere commerciali? Quali strategie pensate di adottare per cercare di minimizzare l'impatto sulle esportazioni?
"Anzitutto poi sul mercato vanno le nostre imprese, quindi sono gli imprenditori, i manager delle aziende altagamma che si trovano ad affrontare questa situazione. Però siamo confidenti che i marchi di alta gamma hanno distintività, hanno forza, una tradizione, una capacità di innovazione e sono anche desiderati sul mercato. Questo credo che possa essere un vantaggio competitivo. D'altro canto, come Altagamma, quello che vogliamo fare è continuare a sostenere le nostre aziende. Oggi l'abbiamo fatto proponendo una ricerca che aiuti i nostri imprenditori e le aziende a leggere quelli che sono i trend di mercato. Tra qualche giorno andremo in Giappone, andremo a Expo Osaka, dove all'interno di Expo, nel padiglione Italia, racconteremo l'alto di gamma italiana per raccontare insieme il nostro stile di vita, quello stile di vita che è l'arma segreta del successo dei vini italiani nel mondo e anche della ristorazione di eccellenza italiana nel mondo."
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