01 Aprile 2025
Giuseppe Ricci, Chief Operating Officer Industrial Transformation di Eni, in occasione del Forum sulla decarbonizzazione del trasporto marittimo "On the day to Net Zero",e la presentazione dello studio condotto da Eni, Fincantieri e RINA sul settore con il supporto tecnico di Bain & Company Italia, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
Oggi si parlerà di decarbonizzazione del trasporto marittimo. Qual è il contributo di Eni?
"Come per il trasporto terrestre e aereo, anche il trasporto marittimo deve giocare un ruolo nel processo di decarbonizzazione, e deve farlo nel miglior modo possibile. Noi spingiamo per la neutralità tecnologica, sostenendo l’utilizzo di tutte le tecnologie in grado di fornire un contributo, in modo che gli utenti possano scegliere quella che ritengono più adatta al loro contesto di riferimento, la più efficace ed efficiente. Sicuramente, i biocarburanti sono una soluzione già esistente, cosiddetta “drop in”, che utilizza la stessa logistica, le stesse infrastrutture e gli stessi motori dei prodotti fossili. Ci sono altre opzioni, come il gas liquefatto, che se è bio, è ancora meglio. E poi, nel medio-lungo periodo, anche soluzioni di nicchia come l’ammoniaca, il metanolo e l’idrogeno. Dico "soluzioni di nicchia" perché sono abbastanza complicate da utilizzare, soprattutto quando si considera l’intero sistema del trasporto marittimo, che non riguarda solo il motore o il vettore energetico o la nave, ma anche tutta la logistica, le infrastrutture portuali. Lo scopo di questo lavoro è proprio quello di considerare tutta la filiera e non fermarsi a una sola parte di essa, fornendo agli armatori delle soluzioni su cui possano basare le loro decisioni. L’importante è fornire soluzioni con costi e benefici su tutta la filiera, considerando anche la lunga vita dei mezzi navali, in modo che gli armatori possano prevedere l’evoluzione futura nel processo di decarbonizzazione."
In che modo la collaborazione tra aziende e istituzioni può accelerare la transizione verso il Net Zero?
"La collaborazione è fondamentale perché dobbiamo guardare l’intera filiera e non solo una parte di essa. Per questo motivo, dopo aver fatto dei lavori preliminari con le associazioni di categoria dei porti, degli armatori e anche dei vettori energetici, abbiamo deciso di lanciare questo studio e questo osservatorio, coinvolgendo attori nazionali come Fincantieri, RINA e con il supporto di Bain. L’obiettivo è entrare più nel dettaglio, fare valutazioni oggettive e approfondite sui costi e benefici lungo tutta la filiera. Nessuno da solo può trovare la soluzione magica; è necessario un gioco di sistema."
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