Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Barrese (Intesa Sanpaolo): "40 mld per le imprese del Sud, 1/3 alla Campania; i dazi - se e quando ci saranno - non bloccheranno la crescita"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, a Napoli per il via al roadshow di presentazione dell'accordo quadriennale con Confindustria che destina 200mld alla crescita delle imprese, di cui 40 mld al Sud

25 Marzo 2025

Il Giornale d'Italia ha intervistato Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, a Napoli per la prima tappa del roadshow di presentazione dell'accordo quadriennale con Confindustria che destina 200mld alla crescita delle imprese, di cui 40 mld al Sud.

40 mld per le imprese del Mezzogiorno

"Abbiamo questo accordo importante che si rinnova, di fatto. Abbiamo 40 miliardi complessivamente nel Mezzogiorno rispetto ai 200 complessivi nazionali, su cui la Campania rappresenta comunque una percentuale significativa: circa un terzo. E questo è nella linea di continuare a governare, chiaramente assieme alle imprese e in questo caso con Confindustria, quelle che sono le opportunità che si presentano sul mercato. Sicuramente l'internazionalizzazione è una di queste, la più importante. Abbiamo visto come, durante questi anni dove la crescita interna ha fatto più fatica, in particolare se pensiamo ai consumi, quanto questo sia stato importante per la crescita del Paese. E continua ad esserlo. Ci sono geografie che continuano a correre molto più che l'Europa, ancorché i segnali iniziano a essere positivi anche all'interno del nostro continente, per cui l'obiettivo che abbiamo è naturalmente di accompagnarle nei loro percorsi di crescita attraverso gli investimenti, ma anche accompagnandole nelle geografie dove riteniamo ci sia maggiore crescita. Sicuramente fra queste gli Stati Uniti continuano a essere una delle geografie più interessanti: sono diventate in generale per il nostro Paese il secondo corridoio di esportazione. Non lo erano diversi anni fa. Il Medio Oriente poi rimane chiaramente molto interessante". 

La Zes unica

"La Zes è uno dei motivi di successo della crescita in questi anni del Sud Italia. Il Sud Italia è diventata la parte trainante della crescita del Paese. Ha contribuito in misura più che proporzionale ai numeri che abbiamo avuto dalla pandemia in poi. In questo sicuramente le Zes e il PNRR, hanno contribuito. È chiaro però che c'è comunque uno spirito di fondo imprenditoriale forte e manifatturiero che sta dando al Sud Italia quella spinta che in passato non c'era.

Quindi il Sud non è più soltanto turismo, che continua a rappresentare un verticale importante per la crescita di quest'area del nostro Paese e in generale dell'Italia, ma sempre di più la manifattura rappresenta uno degli elementi cardine e sappiamo quanto questo è importante per la sostenibilità della crescita di un territorio e della sua occupazione".

I dazi, annunciati, quanto potremmo influire su questo sviluppo?

"Lo vedremo quando e se verranno messi. Per il momento bisogna guardare avanti. I dazi poi, non è detto che siano trasversali. Capiremo anche a questo punto i settori sui quali verranno applicati, per cui per il momento un elemento sul quale non andrei a focalizzarmi. In generale abbiamo fatto delle valutazioni per cui comunque, se saranno in una misura nell'intorno del 10%, l'impatto sulla crescita,  non dovrebbe essere più alto di qualche decimale".

Zes e strumenti di sviluppo

"Le Zes sono uno strumento molto importante, perché consente una localizzazione specifica, valorizza in generale le aree logistiche, quindi interne piuttosto che i porti, ed è strettamente correlata a questo punto anche con l'occupazione per le modalità con le quali naturalmente si esplicava. Quindi io ritengo che sia in assoluto una delle iniziative più importanti. Poi è chiaro l'elemento fondamentale di non vederle disgiunte ma sinergiche.

Ritengo le Zes veramente uno strumento eccezionale in generale per il Paese ma in particolare per il sud Italia".

Bradisismo e Campi Flegrei

"Stiamo seguendo le attività, stiamo seguendo anche le situazioni anche diciamo eventualmente emergenziali che si sono create, ma per il momento mi sembra tutto sotto controllo. Ricordo che noi abbiamo un'attività sui Campi Flegrei perché abbiamo presenza di colleghi e di familiari, per cui l'attenzione nostra è massima e chiaramente è un'attenzione di accompagnamento per cui monitoreremo e saremo chiaramente presenti e naturalmente attenti a qualunque evoluzione".

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti