21 Marzo 2025
Lucia Silva, Group Chief Sustainability Officer di Generali, è stata intervistata da Il Giornale d'Italia.
La sostenibilità è uno dei fondamenti del Piano strategico 2025-2027 di Generali. Quali sono i target chiave?
"La nuova strategia di sostenibilità del Gruppo ha due grandi focus strategici: da una parte il fatto di contribuire alla resilienza della società e dall'altra parte quella di continuare a contribuire alla transizione verde e giusta. Per quanto riguarda la transizione verde giusta, abbiamo confermato i nostri obiettivi di decarbonizzazione nel portafoglio investimenti delle nostre attività operative e abbiamo anche aggiunto l'impegno di decarbonizzare il nostro portafoglio assicurativo entro il 2050. Abbiamo anche un impegno a investire e ad assicurare attività verdi, proprio perché siamo convinti che il progresso verso la transizione sarà sempre più importante, sempre più urgente. Per quanto riguarda invece la resilienza sociale, ci siamo concentrati su quella che è la gestione delle catastrofi naturali, con un focus in particolare sulle piccole e medie imprese che sono al centro di quella che è la resilienza della società. E infine ci siamo concentrati sui pensionistici e di salute. Riteniamo che qui l'assicuratore responsabile, come noi vogliamo essere, possa davvero fare la differenza, offrendo delle soluzioni assicurative sia per chi non è ancora coperto sia per le fasce dei più vulnerabili."
Generali ha da tempo integrato la sostenibilità nel suo core business. Cosa significa questa integrazione?
"Questa integrazione fondamentalmente significa guardare a quelli che sono i temi rilevanti, ambientali, sociali, di governance, e vedere che impatto hanno su di noi e sulla società nella quale noi operiamo per capire che cosa possiamo fare attraverso le nostre quattro leve fondamentali: noi siamo un assicuratore responsabile, un investitore responsabile, un datore di lavoro responsabile e quello che gli inglesi chiamano un corpo Citizen. Attraverso la nostra Fondazione abbiamo leve importanti, quindi quella degli investimenti, dell'assicurazione, delle nostre attività operative e della Fondazione per poter considerare questi temi e cercare di essere una soluzione rispetto a situazioni che impattano tutta la società e tutte le persone."
Cosa si intende per decarbonizzazione del portafoglio?
"Abbiamo misurato quelle che sono le emissioni di CO2 legate agli investimenti che facciamo, alle assicurazioni che eroghiamo e all'attività legata alle nostre operation, i viaggi, l'energia elettrica ed il riscaldamento che utilizziamo. Decarbonizzare significa ridurre le emissioni di CO2 legate a queste attività, quindi ridurre le emissioni di CO2 legate alle compagnie nelle quali investiamo, alle compagnie elettriche che assicuriamo e legate alle nostre attività operative."
Un'altra sfida per la resilienza sociale deriva dal divario della copertura previdenziale per la salute. Quali soluzioni e misure possono colmare questo gap?
"Noi siamo partiti nel guardare ed analizzare quello che è proprio il gap di protezione, sia per quanto riguarda la salute, sia per quanto riguarda le pensioni, guardando quello che è un trend che sta impattando un po' tutto il mondo e in particolare l'Europa, ossia il trend demografico, quindi un invecchiamento della popolazione che acutizza ulteriormente il problema della copertura pensionistica nel lungo termine e della copertura anche salute. Per questo noi stiamo guardando a prodotti sempre più flessibili in grado di soddisfare diversi tipi di popolazione e di richieste concentrandoci su quella popolazione non servita e anche più vulnerabile, quindi ad esempio le donne per quanto riguarda la protezione salute, i giovani per quanto riguarda la copertura pensionistica o gli anziani per quanto riguarda il loro bisogno di cura."
La prossima settimana a Bruxelles si terrà la 4ª edizione di un progetto di Generali sulla sostenibilità delle piccole e medie imprese. Cosa può dirci a riguardo?
"Il progetto si chiama SME EnterPRIZE ed è un'iniziativa che ha l'obiettivo da una parte di far vedere come le piccole e medie imprese a livello europeo siano molto attive sul tema della sostenibilità e come abbiano fatto della sostenibilità una leva competitiva e di business. Per questo abbiamo selezionato in dieci diversi mercati nei quali operiamo degli eroi della sostenibilità, quindi imprenditori di piccole e medie imprese che possono essere considerati degli esempi da seguire. E dall'altra parte abbiamo lavorato con l'Università Bocconi sulla 4ª edizione di questo white paper in cui approfondiamo il tema della sostenibilità delle piccole e medie imprese mettendo in evidenza quelle che sono le barriere a sviluppare ulteriormente strategie di sostenibilità e anche quali sono le opportunità che possono cogliere. Abbiamo coinvolto anche rappresentanti delle istituzioni europee per sensibilizzare sul tema e per far vedere che la sostenibilità è possibile ed è sicuramente una leva competitiva, quindi vi aspettiamo a Bruxelles la settimana prossima."
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